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Data: 04/12/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrade il Tar dice no alla perizia sui viadotti

L’AQUILA Non ci sarà alcun accertamento tecnico urgente da parte del Tar del Lazio in merito alle verifiche di sicurezza di alcuni viadotti sulle autostrade A24 e A25. L’ha deciso con un decreto monocratico il Tar nell’ambito di un ricorso proposto dalla società Strada dei Parchi. Che ha fatto presente al Tar «che sussistono divergenze tra le valutazioni tecniche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e quelle della concessionaria - ne dà conto il tribunale nel decreto - in ordine alle condizioni di alcuni viadotti, oggetto delle verifiche di sicurezza, e in generale di tutti i viadotti insistenti su A24 e A25 e che tali differenze potrebbero sfociare in un contenzioso». Considerato che la società ha dedotto che «in caso di attivazione di un contenzioso con il Ministero, i lavori di messa in sicurezza delle opere, prossimi all’avvio, non renderebbero più possibile, in tutto o in parte, l’accertamento dei fatti controversi», nel decreto monocratico a firma del giudice delegato Lucia Maria Brancatelli, nel darsi atto che la richiesta formale è stata quella di disporre un accertamento tecnico preventivo con la nomina di un consulente ovvero un collegio peritale, si ritiene che «non sussistono le condizioni per accogliere la domanda, in quanto la misura cautelare “ante causam” è incompatibile con l’acquisizione probatoria di una Ctu in via d’urgenza». L’effetto è che «la richiesta di disporre un accertamento tecnico preventivo secondo le modalità prospettate non possa essere accolta». SdP ha chiesto che il Tar nomini dei periti che possano valutare con serenità la situazione e lo stato di viadotti. Una richiesta formulata dopo che emersa la divergenza di opinioni con il Ministero circa la situazione dei viadotti. «E’ del tutto evidente – dice la nota della società- che l’interesse della concessionaria è di fare chiarezza sullo stato di sicurezza delle infrastrutture ». Il ricorso per accertamento tecnico preventivo è tutt’ora pendente: il Tar, chiarisce SdP, ha solo affermato che qualsiasi decisione seguirà la via ordinaria, quindi attraverso la fissazione di apposita udienza.

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