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Pescara, 24/07/2024
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Data: 04/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
E nel centrodestra i giochi non sono chiusi. Il nome di Marsilio non piace alla Lega che contesta al senatore di Fdi una frase forte contro il M5S

PESCARA «Un governo alternativo al cialtronismo grillino». È questa la frase che più di ogni sondaggio può avere effetti decisivi sulla scelta del candidato governatore del centrodestra abruzzese che è ancora aperta. A pronunciarla è stato Marco Marsilio, senatore di Fratelli d'Italia e candidato ufficioso della coalizione che, però, in un'intervista rilasciata domenica a Rai 3 regionale, parlando da candidato ufficiale, ha sferrato un attacco ai 5 Stelle, generando la reazione del Carroccio. Quello abruzzese guidato da Giuseppe Bellachioma. Quella frase ha ulteriormente raffreddato la condivisione della Lega sul nome del senatore romano con origini abruzzesi. E lo ha fatto più di quanto ha sortito un sondaggio diffuso ieri che dà Marsilio come terza chance tra la rosa dei nomi proposti da Fratelli d'Italia prima dell'incontro di venerdì scorso a Milano tra Silvio Berlusconi, Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni. Un incontro terminato con una fumata grigia perché sia Forza Italia che la Lega si sono riservati una settimana di tempo per "sondaggiare" il nome di Marsilio. Ma se per i forzisti le perplessità restano vincolate nel recinto abruzzese, il discorso della Lega è diverso e sotto certi punti di vista più compromettente per il senatore sponsorizzato dalla presidente di FdI. A spiegare al Centro quella che a loro dire è una frase molto inopportuna pronunciata da Marsilio è un alto dirigente della Lega d'Abruzzo che di fatto anticipa quanto dirà Salvini al prossimo e decisivo tavolo romano fissato per venerdì o forse anticipato a giovedì, cioè tra appena due giorni.«Impostare una compagna elettorale con chi dà del cialtrone a un movimento che è al governo con noi», afferma il dirigente, «diventa molto difficile da accettare perché ci sarà una ricaduta delle scelte del governo sul nostro territorio. Uno degli argomenti che la Lega potrà infatti portare avanti è quello di costruire una filiera tra l'Abruzzo e il governo di cui facciamo parte. Ma la frase di Marsilio fa saltare il tavolo». Più sobrio ma non meno incisivo è Bellachioma: «Non c'è ancora alcuna ufficialità fino a che Salvini non mi dirà il nome del candidato», afferma. «Per questo dico a Marsilio di mantenere un comportamento di rispetto verso la coalizione. Noi della Lega puntiamo a una campagna elettorale costruttiva per gli abruzzesi e non distruttiva contro qualcuno».

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