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Data: 05/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Pendolari furibondi: «A Carsoli negati i rimborsi del treno»

CARSOLI Niente rimborsi per i pendolari di Carsoli che utilizzano i treni. E divampano nuovamente le polemiche. Nei mesi scorsi, l'Assoutenti aveva denunciato che l'algoritmo grazie al quale venivano determinati i prezzi degli abbonamenti era sbagliato e così si era riusciti a ottenere la revisione dei costi. In sostanza, i titolari degli abbonamenti a tariffa con applicazione sovra-regionale, validi nel periodo tra ottobre 2017 e luglio 2018, avevano potuto richiedere un bonus, qualora il nuovo prezzo risultava inferiore a quello pagato. Per i pendolari provenienti da Avezzano e Tagliacozzo il calcolo ha funzionato, col ritorno alle tariffe del gennaio 2017. Non così per quelli di Carsoli, che si sono trovati con aumenti di circa il 22%. «Vorrei richiamare la correzione dell'errore dell'algoritmo Trenitalia e per ringraziare tutti coloro che hanno vivamente partecipato sia alla realizzazione dell'impiccio che al prosieguo dell'azione», afferma ironicamente Mauro Flamini, pendolare che fin dall'inizio si è battuto per la vicenda, «un sentito ringraziamento al responsabile della direzione regionale trasporti Ugr e ai rappresentanti interpellati e sollecitati della Regione Abruzzo, che nonostante le segnalazioni e i successivi solleciti hanno scelto la tecnica dello struzzo, al sindaco del Comune di Carsoli, Velia Nazzarro, per l'impegno e l'ardimento dimostrato nel difendere i suoi concittadini, e all'Assoutenti che in modo magistrale ha saputo forgiare un sistema di calcolo che ha suddiviso la tariffa straordinaria tra figli e figliastri».

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