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Data: 06/12/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Viadotti e pedaggi, i sindaci protestano ma il ministro Toninelli chiude le porte

L'AQUILA Niente da fare: il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha ancora evitato il confronto con l'ampio fronte di amministratori abruzzesi e laziali, sostenuti da categorie, sindacati, parti sociali, che ieri è tornato a invadere il piazzale di Porta Pia, a Roma, per capire cosa sarà dei pedaggi autostradali di A24 e A25 e della sicurezza dei viadotti. E invece ancora nulla perché il titolare del dicastero si è ancora sottratto al confronto, non ricevendo neanche una delegazione e, come ha detto il comitato, «dimostrando di non avere rispetto per le istituzioni e per i cittadini». Erano circa cento gli amministratori: al loro fianco le associazioni degli autotrasportatori (Confartigianato Trasporti Abruzzo, Cna Fita Abruzzo, Assotir Lazio, Abruzzo e Nazionale), Confcommercio, Cgil, Cisl, Uil. Dopo una lunga attesa, come già era accaduto il 13 novembre, è arrivato il no a un possibile incontro e si è alzato persino un coro: «Vergogna, apri le porte, Ministro apri le porte». Ora, come aveva annunciato la portavoce del comitato, Velia Nazzaro, sindaco di Carsoli, è probabile che i toni della protesta si alzino: nei giorni scorsi era stata paventata l'occupazione dei caselli in caso di fumata nera.
TAVOLO
Sul tavolo due temi: il rincaro dei pedaggi, fino al 31 dicembre calmierati per volontà della società concessionaria, Strada dei Parchi, e la sicurezza dei viadotti, su cui c'è uno scontro al vetriolo e, più in generale, una grande mancanza di chiarezza. Dal 1 gennaio si tornerà a pagare con il 12,89% in più rispetto al 2017 e, probabilmente, con l'aggiunta del rincaro sancito per contratto. La protesta era sta lanciata da Enzo Di Natale, sindaco di Aielli, che in poche settimane aveva raccolto l'adesione online di 100 mila firme. Il tutto supportato da una assistenza legale per ricorsi e accesso agli atti.
Sul fronte sicurezza Strada dei Parchi ha chiesto e ottenuto la nomina di periti che possano chiarire lo stato dei viadotti una volta per tutte: una questione che sarà discussa nell' udienza del prossimo 19 dicembre davanti al Tar del Lazio. «Nella vertenza Strada dei Parchi ha detto Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in un commento a margine della manifestazione - il ministro Toninelli ha scelto la via della fuga dal confronto. Prima lancia l'allarme sicurezza - affermando di aver constatato di persona dei problemi ai tralicci - poi però si rifiuta di incontrare anche solo una delegazione dei cento sindaci di Abruzzo e Lazio che manifestavano con un sit-in, insieme a Regione Abruzzo, sindacati e comitati dei cittadini, davanti al ministero dei Trasporti. Due i temi sul tappeto: quello già citato della sicurezza, dove però il ministro non ha ancora firmato i decreti per lo sblocco dei lavori di manutenzione, mettendo a rischio anche migliaia di posti di lavoro; e quello dell'aumento delle tariffe, ora bloccato fino al 31 dicembre, ma che invece potrebbe avvenire con il nuovo anno viste l'assenza di finanziamenti in Legge di Bilancio e la mancata approvazione del Piano economico finanziario. Quanto avvenuto questa mattina è la dimostrazione che ci troviamo davanti al ministro Toninulla'. Ma la mobilitazione continua e al ministero dei Trasporti se ne accorgeranno presto».
Sul mancato incontro l'assessore abruzzese ai Lavori Pubblici Lorenzo Berardinetti, presente alla mobilitazione, ha detto che «sfortunatamente, nonostante la richiesta di civile confronto per far valere le richieste degli abruzzesi, il ministro pentastellato non ci ha ricevuti, adducendo la scusante di essere fuori dal palazzo. Sul posto solo un cordone di sicurezza in tenuta antisommossa. Quanto accaduto è inaccettabile la nostra era una protesta civile e assolutamente mirata a far valere delle giuste ragioni, che sono quelle di tutti i cittadini della regione. La reitereremo e non ci scoraggeremo». «Siamo uniti e ben determinati a portare sul tavolo nazionale una situazione - quella del caro pedaggi - che nuoce gravemente all'intero Abruzzo». I sindaci, come ha spiegato il primo cittadino di Subiaco, Francesco Pelliccia, «temono che da gennaio possa tornare l'aumento dei pedaggi, con un aumento intollerabile per i territori, un salasso per economia e cittadini».

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