VASTO È una strenna amara per i 60 lavoratori delle autolinee Cerella. Ai dipendenti è stato annunciato che, a dicembre, non ci saranno né stipendio né tredicesima: Natale senza soldi. A confermarlo sono i rappresentanti sindacali della Filt-Cgil Abruzzo e Molise e Chieti Franco Rolandi, Maurizio Di Martino e Germano Di Laudo. «Alla Cerella (gruppo Tua), il Natale sarà amaro», dicono i sindacati stigmatizzando l'atteggiamento del presidente Angelo Pollutri. «Il presidente Pollutri prova a smarcarsi dalle proprie responsabilità chiamando in causa la Regione e quella stessa politica che a suo dire lo avrebbe lasciato solo». La Cgil preannuncia l'immediato stato di agitazione del personale e l'attivazione della procedura di raffreddamento prevista dalla legge per eventuali azioni di sciopero nei servizi pubblici essenziali. «Domani alle 10», dicono Rolandi, Di Martino e Di Laudo, «nella Cgil di Pescara in via Benedetto Croce (2° piano), si terrà una conferenza stampa sulla delicata vicenda nella quale verranno dettagliate le cause di questo triste epilogo». Casse vuote e lavoratori senza emolumenti. Un risultato amaro che, secondo i sindacati, era stato «ampiamente previsto in tempi non sospetti». «Anche quando», ricordano Rolandi, Di Martino e Di Laudo, «soltanto un anno fa nel corso di una conferenza tenutasi il 27 dicembre al Gulliver center di Vasto lo stesso presidente Pollutri e quella politica regionale dalla quale oggi dice di voler prendere le distanze, brindavano all'unisono in presenza dei lavoratori, mostrando atteggiamenti rassicuranti e accusando la sola Cgil di prestare nei confronti della società Cerella "una indecente ed unilaterale opera demolitoria e diffamatoria". Avremmo voluto davvero avere torto. I fatti purtroppo», concludono i sindacalisti, «ci danno ragione».