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Data: 10/12/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Regionali: mediazione di Quagliariello, «Buon senso se no centrodestra va in pezzi» Caos e liti in coalizione favorita, ecco l'invito del parlamentare: «Candidiamo subito Marsilio e ridiamo deleghe a Di Stefano, facciamo presto»

L’AQUILA – Week end dell'Immacolata che introduce il Santo Natale, segnato da una tregua "armata" nel centrodestra in grave difficoltà per la lunga serie di scontri ma soprattutto per la pericolosa impasse sulla scelta del candidato alla presidenza alle elezioni in programma il 10 febbraio prossimo.

Movimenti civici con le bocche cucite, a soli due mesi dalla consultazione elettorale, i protagonisti dei partiti della coalizione gettano acqua sul fuoco con dichiarazioni lampo, tra tutti il coordinatore regionale azzurro e senatore, Nazario Pagano, e il coordinatore abruzzese di Fratelli d’Italia, Etel Sigismondi.

Ma c’è da giurare che già da domani l’attività di belligeranza, attuale per la lite tra Fdi e Fi per il benservito da parte del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Fratelli d’Italia, dell’assessore comunale forzista Annalisa Di Stefano, riprenderà visto tra l’altro l’imminenza della riunione decisiva del tavolo nazionale, prevista per domani o dopodomani, nell’ambito del quale Lega e Fi non hanno assolutamente abbandonato la speranza di cambiare la decisione che vuole Fratelli d’Italia a cui spetta la scelta, di candidare il senatore romano di origini abruzzesi Marco Marsilio.

Nel giorno della tregua spunta fuori l'attività di mediazione dell'ex ministro del ministro Monti Gaetano Quagliariello, ex forzista, senatore eletto nel collegio L'Aquila Teramo nel centrodestra ma in quota a Noi con L’Italia - Udc, ed ora leader del Movimento Idea.

Il parlamentare che nelle passate settimane aveva lanciato numerosi messaggi tesi a velocizzare le operazioni, richiama “al buon senso” per porre rimedio alle divisioni invitando a fare presto visto che si è arrivati al 9 dicembre.

“Credo sia mio dovere, in quanto senatore eletto in un collegio uninominale in rappresentanza dell’intero centrodestra, - spiega Quagliariello ad Abruzzoweb - provare a fare tutto il possibile affinché la coalizione non vada in pezzi. Questa opportunità è rafforzata dalla mia posizione di terzietà rispetto ai tre principali partiti dello schieramento e anche dal fatto di essere stato sollecitato da più parti, talvolta in conflitto tra loro”.

L’ex docente dell’università dell’Aquila fissa una roadmap stringente dopo essersi messo al lavoro in seguito all'ultimo casus belli rappresentato dalla “defenestrazione” da parte del sindaco Biondi, di Fratelli d’Italia, dell’assessore forzista al Bilancio Di Stefano, colpevole di essersi schierata con il deputato abruzzese di Forza Italia Antonio Martino, nonostante il vice sindaco azzurro Guido Liris, in rotta con Pagano, avesse ordinato di isolare Martino.

Biondi ha ritirato le deleghe in attesa di un chiarimento con la Di Stefano perché il “suo” assessore non ha preso le distanze dall’affermazione di Martino che in una conferenza stampa martedì scorso tenuta come neo commissario comunale, ha definito “psichedelica” la candidatura, non andata a buon fine, del sindaco alle regionali.

Durissima la reazione del deputato contro il sindaco apostrofato come squadrista e invitato a tornare a fare “l’impiegato al Comune di Ocre” dopo “il grave atto di ostilità nei confronti degli azzurri” che ha fatto ritirare la fiducia azzurra nei confronti di Fdi.

“A me sembra che da questa situazione si possa uscire con il buon senso e col rispetto delle regole minime della politica – continua l’ex ministro -. Innanzi tutto ricordiamo che siamo al 9 dicembre: il tempo stringe e deve essere immediatamente scelto il candidato presidente, all’interno della terna individuata da Fratelli d’Italia. Tengo a precisare che la scelta del criterio partitico per l’individuazione delle candidature alla presidenza delle Regioni non mi appartiene, e personalmente avrei evitato su scala nazionale di adottare questo metodo. Tuttavia la decisione è stata assunta da tutte e tre le forze principali del centrodestra, e dunque deve essere rispettata. Nel momento in cui il candidato sarà stato ufficializzato, dovrà essere contestualmente ripristinata la situazione ex ante al Comune dell’Aquila e sarà il candidato presidente a dover garantire in prima persona il rispetto di scontate regole di convivenza e buon vicinato tra i partiti che comporranno la coalizione”.

Secondo quanto si è appreso, il senatore di Idea è favorevole alla ipotesi Marsilio, da fonti in seno al centrodestra emerge che è in atto una mediazione tesa a riportare in Comune la Di Stefano in cambio del ritiro del veto di Fi su Marsilio.

Nel week end dell’immacolata ad alimentare la calma piatta ci sono anche lo stesso Biondi che ad AbruzzoWeb ha affermato di non voler rilasciare dichiarazioni su Martino, e l’assessore Di Stefano che, nonostante l’amarezza, ha preferito non parlare. È intervenuto per invitare Biondi a riconsegnare le deleghe alla Di Stefano, il consigliere regionale azzurro Emilio Iampieri.

Il coordinatore regionale Pagano, che non commentato la dura presa di posizione del suo numero due contro Biondi, ha invece dichiarato di essere in silenzio stampa, aggiungendo che “almeno il giorno dell’Immacolata vorrei viverlo in pace”.

Stessa “musica” da parte di Sigismondi: “Sembra una giornata da calma piatta? Bene, facciamola restare tale e santifichiamo le feste, almeno oggi”, le sue parole a questo giornale.

Dichiarazioni che dimostrano la necessità di "ricaricare le batterie" in vista di una guerra politica da riprendere a stretto giro di posta, forse già da domani.

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