La Cgil chiede la testa di Pollutri. Si va verso lo sciopero alla società di autotrasporti Cerella dove 60 dipendenti non avranno per Natale né lo stipendio né la tredicesima. La situazione preoccupa e la Filt Cgil ha dichiarato lo stato di agitazione attivando le procedure di raffreddamento e conciliazione previste nei casi di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Ieri i rappresentanti dei lavoratori Franco Rolandi e Germano Di Laudo hanno ricostruito la vicenda e all'orizzonte non sembrano esserci schiarite. I problemi sono emerse solo venerdì scorso quando il presidente del cda, Angelo Pollutri, ha convocato una riunione urgente con maestranze e sindacati: non c'è liquidita, impossibile pagare regolarmente stipendi e tredicesime. Il 10 del mese è giorno di pagamento, mentre quello di dicembre è diventato giorno di rottura anche perché la problematica è emersa a soli tre giorni di distanza da quando si sarebbero dovuti effettuare i bonifici «rendendo più complessa l'individuazione di una soluzione». Un Natale amaro dal quale Pollutri ha cercato di smarcarsi addebitando tutte le responsabilità alla Regione e a un dirigente dell'ente. Di Laudo e Rolandi però non ci stanno: «Una posizione irrazionale e indifendibile se consideriamo che la Regione agisce e assume provvedimenti su precise direttive impartite dalla politica e, per intenderci, nel caso di specie, è quella stessa politica, che ha permesso ad Angelo Pollutri e al cda di amministrare e governare l'azienda ed escluderla (così come il Vastese) dalla Tua».
LA PROTESTA
In attesa di altre forme di protesta, i sindacalisti della Cgil chiedono la testa dell'attuale presidente: «È necessario prioritariamente allontanare chi sta amministrando questa società e che si è dimostrato inaffidabile e non all'altezza di guidare un'azienda di trasporti». Dopo la triste conclusione della vertenza Conad, le ferie lunghe che si ripetono a ogni festività nelle grandi aziende della zona, ora il nuovo fronte si chiama Cerella, una delle società di trasporto più antiche del territorio. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Menna: «Sono vicino ai lavoratori e mi adopererò affinché il problema sia risolto il prima possibile».