PESCARA Quelli che vivono quotidianamente gli affanni e le aspettative del territorio. Quelli costretti a fronteggiare problemi molto più grandi dei loro piccoli Comuni, come il dissesto idrogeologico, la terra che trema, lo spopolamento delle aree interne, l'inquinamento delle coste. Sono i sindaci abruzzesi, i primi ad aver chiesto a Giovanni Legnini di mettere a disposizione la sua autorevolezza e le sue competenze al servizio della Regione. Un appello alla candidatura a governatore firmato da 162 di loro, più della metà dei 305 comuni abruzzesi, che l'ex vice presidente del Csm ha voluto ringraziare uno a uno confermando l'impegno a essere della partita per le regionali del 10 febbraio, ma aprendo anche all'ascolto degli altri primi cittadini che quell'appello non lo hanno sottoscritto. Così, dopo l'annuncio tanto atteso, molti dei 162 sindaci schierati al fianco di Legnini, hanno liberato la propria gioia, la propria soddisfazione, sui social e nelle dichiarazioni pubbliche.
BABY
Rinaldo Seca, il sindaco baby di Castelli, eletto all'età di soli 27 anni alla guida della piccola città delle ceramiche, scrive: «Orgoglioso di aver firmato l'appello alla candidatura di Giovanni Legnini, un uomo delle istituzioni di cui ho avuto modo di conoscere e apprezzare le doti umane». Da Pescara, a non trattenere più il proprio entusiasmo c'è anche il sindaco Marco Alessandrini: «La credibilità si acquisisce sulla base di quello che hai fatto. E la storia di Giovanni Legnini, la storia di un uomo che ha sempre lavorato per il bene comune e per un futuro migliore, parla chiaro. A lui va il mio in bocca al lupo, il mio abbraccio più sincero e più forte».
PERCORSO
Antonio Di Marco, sindaco di Abbateggio e presidente della Provincia di Pescara, riassume così il percorso che ha portato alla sottoscrizione a sostegno di Legnini: «Una candidatura che nasce dalle manifestazioni di fiducia ricevute da numerosi sindaci di grandi, medie e piccole città dell'Abruzzo, sostenuta anche da importanti personalità della società civile. Sono certo - aggiunge Di Marco - che Legnini saprà farsi guidare da quei valori e da quelle qualità che contraddistinguono la sua persona, per poter operare profondamente alla guida di un'ampia coalizione». Parole di apprezzamento arrivano anche dal sindaco di Città Sant'Angelo, Gabriele Florindi: «Sono convinto che, con la sua esperienza e saggezza, Legnini riuscirà a far capire a tutto il centrosinistra che, ora più che mai, c'è bisogno di fare squadra, mettendo da parte liti e divisioni. L'unico rammarico - osserva Florindi - è che, per questa legge ingiusta, non potrò candidarmi. Ma lo sosterrò e chiederò ai miei amici ed elettori di sostenerlo». Altrettanto soddisfatto, il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito: «Eccellente candidatura per esperienza, capacità, equilibrio e conoscenza del territorio. La personalità giusta, al momento giusto e nel posto giusto. In bocca al lupo Presidente». Lo stesso Legnini è stato sindaco della sua Roccamontepiano dal 1990 al 2002, preludio di una lunga carriera politica che lo ha portato a rivestire per due volte l'incarico di sottosegretario nei governi guidati a Enrico Letta e Matteo Renzi, prima di salire le scale di Palazzo dei Marescialli ai vertici del Csm.