TERAMO – L’associazione consumatori Robin Hood denuncia nuovi disagi per i pendolari che usufruiscono della rete ferroviaria nel tratto Pescara-Teramo. Questo per via della soppressione di una corsa che dalle 17.25 partiva dalla città pescarese per arrivare nel capoluogo aprutino alle 18.37 e da lì ripartire dopo 10 minuti alla volta di Pescara, in un orario in cui tanti lavoratori e studenti universitari, che utilizzano abitualmente il treno, escono dall’ufficio o dall’ateneo per tornare a casa. Il risultato equivale ad un buco di circa due ore nella cadenza oraria tra due treni e ad un’attesa più lunga per i pendolari che aspettano di rientrare in città.
A questo si aggiunge anche la soppressione delle fermate e ripartenze in alcuni orari nelle stazioni intermedie di Notaresco e Bellante, creando ulteriori disagi per i viaggiatori. La soluzione alternativa, secondo il presidente dell’associazione Pasquale Di Ferdinando, potrebbe essere l’istituzione di un servizio simile ad una metropolitana di superficie, tra Teramo e Giulianova, con l’utilizzo di un treno leggero, per rispondere sia ai fabbisogni dei pendolari che alleggerire il traffico veicolare verso il capoluogo di provincia.