L'AQUILA «Per quanto riguarda l'Abruzzo, non c'è ancora la decisione definitiva, ma ritengo che Marco Marsilio abbia più degli altri candidati queste caratteristiche e che le saprebbe mettere in campo per la sua regione a nome del centrodestra». Di nuovo una carezza per il senatore Fratelli d'Italia che, pur di arrivare alla candidatura a presidente della Regione Abruzzo, ha annunciato domenica le sue dimissioni da palazzo Madama. Una carezza autorevole perché arriva da Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, che ieri, nel giorno del primo tavolo regionale vero (in serata, dalle 19, all'SHotel di San Giovanni Teatino si sono visti Pagano di Forza Italia, Bellachioma della Lega, Sigismondi di FdI, Zelli di Azione Politica e Di Giuseppantonio dell'Udc), ha voluto tendere una mano alla Meloni nel momento della definizione delle candidature per le suppletive in Sardegna, in scadenza ieri. Potrebbe esserci questo intreccio all'origine dell'endorsement per Marsilio.
ISOLA
Sull'Isola, infatti, alla fine Forza Italia, a cui era demandata la scelta, ha scelto in extremis Daniela Noli. Fratelli d'Italia avrebbe gradito una quadratura complessiva quindi anche l'ufficialità di Marsilio in Abruzzo per dare il proprio via libera. Cosa che non è avvenuta. Per questo, secondo le ricostruzioni accreditate delle ultime ore, Berlusconi, con la dichiarazione resa all'Adn Kronos, avrebbe voluto smussare gli angoli incoronando, ma ancora virtualmente, il senatore. In ogni caso Berlusconi ha assicurato che anche per l'Abruzzo «la decisione è ormai prossima»: «Ci siamo sentiti in queste ore con gli altri leader del centrodestra e penso - dice il Cav - ci incontreremo questa settimana».
CRITERIO
«Come sempre, il nostro criterio di scelta ha spiegato il leader azzurro - non sarà quello di una spartizione di incarichi fra i partiti, ma invece l'individuazione in ogni realtà del candidato che presenta le caratteristiche migliori, per competenza, prestigio ed esperienza: il nostro obbiettivo non è solo vincere le elezioni, è soprattutto assicurare ad ogni regione cinque anni di buon governo all'altezza delle legittime attese degli elettori». Bisognerà capire anche se e come reciteranno un ruolo, nella decisione finale, i sondaggi che lo stesso Berlusconi ha voluto fare a seguito dell'ultimo tavolo nazionale, quello di via Rovani a Milano. Insomma, se è vero che Marsilio preme per il via libera, non c'è ancora nessuna ufficialità. Anche perché dagli alleati continua a filtrare una certa freddezza. Basta leggere le dichiarazioni, rilasciate sempre all'Adn Kronos, del coordinatore della Lega, Giuseppe Bellachioma, prima di entrare al vertice dell'SHotel: «La decisione finale sul candidato alla presidenza dell'Abruzzo sarà presa al tavolo nazionale del centrodestra, dove si dovrà anche tenere conto di un sondaggio sui nomi e dove si farà il punto sulle diverse regioni al voto. Quanto a Marsilio, finché non mi arriverà una comunicazione ufficiale di Salvini, non posso confermare che la Lega lo sosterrà». «Le dimissioni da senatore di Marsilio sono un onore morale ha detto ancora Bellachioma - ma tecnicamente passa qualche mese. Non sono immediate. L'ufficializzazione della candidatura di Marsilio da parte nostra - ribadisce Bellachioma - avverrà solo quando ce lo dirà il ministro Salvini».