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Data: 18/12/2018
Testata giornalistica: Mapero'
Tua, presidente e vice nel mirino dell’Anac

La Tua, società regionale dei trasporti abruzzesi, finisce di nuovo sotto la lente di ingrandimento dell’Anac, che ha avviato un procedimento di vigilanza sulle nomine di Tullio Tonelli e di Guido Dezio. Sul primo, secondo l’Autorità nazionale Anticorruzione, pende un dubbio di “inconferibilità”, sul secondo di “incompatibilità”. Adesso i due manager hanno venti giorni di tempo per presentare memorie difensive mentre il termine di conclusione delle indagini è stabilito in 120 giorni dalla lettera.

Per Tonelli ci sarebbero ipotesi abbastanza chiare di inconferibilità dell’incarico. La legge stabilisce infatti che

“a coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della Regione che conferisce l’incarico…., oppure siano stati presidente o amministratore delegato di un ente di diritto privato in controllo pubblico da parte della Regione, ovvero da parte di uno degli enti locali, non possono essere conferiti incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale”.


E Tonelli, ricorda l’Anac nella sua lettera, quando è stato nominato presidente della Tua il 20 febbraio 2017 (confermato il 29 giugno 2018), era amministratore unico di Pescara Energia spa (ora si è dimesso)

Società che rientra senza dubbio, scrive l’Anac, nella definizione di “ente di diritto privato in sanità pubblica”, che sono quegli enti che esercitano “funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche”. In pratica, per Pescara energia, che è una società che si occupa della gestione e della manutenzione della rete per la distribuzione del gas, della pubblica illuminazione e dei semafori del Comune di Pescara, sussistono sia i requisiti relativi alla funzione esercitata sia quelli della governance. Pescara energia è infatti sottoposta al controllo analogo del Comune.

E lo stesso vale per la Tua, che gestisce il trasporto pubblico regionale. Tonelli quindi, ripete l’Autorità anticorruzione aveva sicuramente un incarico gestionale in Pescara Energia.

Rispetto alla Tua, l’Anac arriva alla stessa conclusione ma parte più da lontano: innanzitutto si deve verificare se dentro la società di Trasporto, il presidente avesse realmente poteri gestionali. In realtà il cda della società il 30 agosto del 2017 affida al presidente incarichi definiti “non a livello gestionale” nei settori delle risorse umane e organizzazione, amministrazione e finanza, ecc.

Poi però, dal verbale di un’assemblea successiva, emerge con chiarezza che al presidente sono stati attribuiti gli stessi poteri di firma delle operazioni bancarie finanziarie già conferiti al direttore generale, la nomina dei consulenti e dei professionisti esterni di cui stabilisce anche l’onorario, il potere di nominare le commissioni di concorso per la selezione del personale e le commissioni di gare d’appalto. Non solo: a dicembre vengono conferiti al presidente altri poteri, come quello di stipulare e sottoscrivere i contratti. L’Anac fa inoltre notare che è stato proprio Tonelli a negoziare per la gara di affidamento dei servizi finanziari e bancari nella quale è risultata aggiudicataria la Bnl Paribas. E così, a dispetto di tutto, l’Autorità conclude sostenendo che “deve ritenersi che il presidente abbia deleghe gestionali”.

E l’incarico è quindi “inconferibile”.

Rispetto a Dezio valgono più o meno le stesse norme. Per il direttore generale del Comune di Pescara, nominato consigliere Tua il 6 luglio 2016 e confermato il 31 luglio 2017 e poi diventato vice presidente il 29 giugno 2018, l’Anac cita l’articolo 12 della legge 39 del 2013, secondo la quale

“gli incarichi dirigenziali, interni ed esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello provinciale e comunale sono incompatibili…con la carica di componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regionale”.

E il cda della società

“è senza dubbio qualificabile come suo organo di governance e di indirizzo”.

E quindi, anche Dezio è incompatibile.

Due nomine che la Regione a guida Luciano D’Alfonso e Camillo D’Alessandro delegato ai Trasporti, non avrebbe dovuto fare.

ps: E adesso il procedimento dell’Anac rischia di inficiare tutti gli atti deliberati e firmati da Tonelli & Dezio da due anni a questa parte. Forse non ne valeva la pena.

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