ROMA «Nei prossimi cinque anni il piano industriale da 60 miliardi complessivi prevede investimenti per 6 miliardi sul trasporto regionale, con l'introduzione di 600 nuovi treni pop e rock che cambieranno di fatto la qualità del materiale rotabile in Italia». Va dritto al punto l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, a margine della presentazione dei nuovi treni per il tpl a Napoli. «Oggi - ha detto Battisti - paghiamo un deficit qualitativo ma faremo grande salto di qualità a vantaggio dei pendolari. L'attenzione alle persone è il pilastro con cui guardiamo ai bisogni dei viaggiatori. Dieci anni fa presentammo servizi dell'alta velocità che hanno cambiato la storia del Paese, basta pensare ai 94 treni dell'alta velocità che arrivano ogni giorno a Napoli e hanno cambiato la geografia politica della città, ma anche i 28 collegamenti dell'alta velocità su Salerno». E poi ancora: »Quello che abbiamo imparato in dieci anni in quel settore», ha aggiunto, «ora lo trasferiamo sul trasporto regionale».
Quanto al sud, «è nei nostri pensieri» nel nuovo piano investimenti: ci sarà una parte importante di infrastrutture per il sud anche con nuovi collegamenti. E «qualche giorno fa abbiamo attivato grazie a Trenitalia un nuovo collegamento Roma-Bari in 3 ore e mezzo, è un giro di prova sul futuro collegamento in 3 ore». Per la Puglia c'è poi il progetto che entro il 2026 porterà il collegamento con l'alta velocità Napoli-Bari in due ore. E ci sarà anche una velocizzazione su Reggio Calabria che consentirà accorciamento dei tempi di circa 30 minuti».
Insomma, «è un salto nel futuro che parte dal passato», come sottolinea Tiziano Onesti, presidente di Trenitalia: «A Napoli - ricorda - 180 anni fa c'è stata la prima ferrovia Italiana, la Napoli-Portici e oggi la Campania ha numeri molto alti, con la sua popolazione di sei milioni di abitanti, tre dei quali nella sola area metropolitana di Napoli».