VASTO. "Facendo seguito a quanto già inoltrato, unitamente alla Cgil di Chieti in data 14 dicembre 2018, rispetto alle difficoltà economiche finanziarie in cui versa la Società Autoservizi Cerella srl, si prende atto e con rammarico che, a tutt’oggi, i destinatari di detta formale richiesta d’incontro e che ricoprono incarichi politici ed Istituzionali, hanno deciso di ignorare tale richiesta, salvo poi rendersi disponibili a chiarire fatti, circostanze ed eventuali provvedimenti in occasione di un incontro tenutosi nella giornata di ieri con altre sigle sindacali presso la sede della Regione Abruzzo in Viale Bovio.
Premesso che da detto incontro dal quale abbiamo appreso soltanto dagli organi di stampa, sarebbero stati annunciati provvedimenti importanti concernenti l’imminente aumento del capitale sociale che necessariamente dovrà comportare formali decisioni, al momento non ancora assunte, sia dalla stessa società Autoservizi Cerella srl, dalla Società TUA che detiene il 51% del pacchetto azionario nonché dagli stessi soci privati che dispongono del restante 49%.
Ciò significa che tale provvedimento, sicuramente importante anche se non risolutivo rispetto alle difficoltà che abbiamo in più di una circostanza evidenziato, sarà difficilmente in grado di produrre effetti immediati e concreti ai 60 dipendenti della società Autoservizi Cerella srl i quali sono ancora in attesa delle legittime retribuzioni di dicembre e tredicesima mensilità.
La Filt Cgil, ha preso altresì atto di “un’assoluzione generale” rispetto a quanto si è gravemente determinato. Non sono emerse pertanto responsabilità, né da parte della Regione che pure ha notoriamente tagliato drasticamente le risorse destinate all’espletamento di un servizio pubblico essenziale come il trasporto pubblico locale , né da parte di un’azienda prevalentemente partecipata da una Società regionale di trasporto (Tua Spa detiene infatti il 51,58% del Capitale Sociale) che per far fronte proprio al taglio ingente di risorse, ha promosso un irrazionale contenzioso nei confronti dell’Ente Regione, salvo poi, incassata la prevedibile sentenza sfavorevole, appellarsi alla stessa Regione per cercare di uscire fuori dal guado in cui si è trovata.
Così come si è deciso di sorvolare su alcune scelte manageriali scellerate e antieconomiche concernenti attività commerciali, attività di noleggio granturismo e comunque attività a mercato e che hanno determinato gravi ammanchi, attivate espletate dalla Società Cerella attingendo dalle risorse regionali destinate al trasporto pubblico locale senza peraltro effettuare alcuna separazione societaria né tantomeno separazione contabile.
PER TUTTO QUANTO SOPRA
la Segreteria Regionale Filt Cgil AbruzzoMolise, in relazione all'esito negativo con il quale lo scorso 13 dicembre 2018, si è conclusa la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione (della quale si allega il relativo verbale), chiede l’attivazione della fase successiva dinanzi a Sua Eccellenza il Prefetto, così come previsto dalla “Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili e delle altre misure di cui all’articolo 2, comma 2, della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni nel settore del trasporto pubblico locale, ai sensi dell’articolo 13, lettera a), della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni”.
Franco Rolandi, FILT CGIL AbruzzoMolise
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