PESCARA Un confronto sulle ragioni di una candidatura. Un'occasione di ascolto. Un momento di condivisione dei contenuti politici e programmatici. Un lavoro comune per una nuova stagione di governo regionale.Con queste motivazioni Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, promuove per sabato a Pescara un incontro con tutti i sindaci che intendono sostenerlo alla corsa per la presidenza della Regione Abruzzo (ore 10.30, Padiglione Daniele Becci, ex Cofa, in via Papa Giovanni XXIII).Legnini pensa in particolare ai 162 primi cittadini dei comuni abruzzesi che nei giorni scorsi hanno firmato un appello per la sua candidatura alle regionali del 10 febbraio 2019. Un appello, che vede come primo firmatario il sindaco di Francavilla Antonio Luciani, al quale si è unito un ampio fronte di amministratori, indirizzato a «un uomo delle istituzioni che rappresenta la serietà con la quale l'Abruzzo si è fatto strada conquistando la fiducia delle più alte cariche dello Stato». È stata proprio questa mobilitazione, inedita per la forza e per la trasversalità politica dei partecipanti, («che non ha precedenti nella storia democratica della nostra regione», ha commentato Legnini), a spingere l'ex vicepresidente del Csm «emozionato» e «rafforzato» nella «responsabilità della scelta da compiere», a chiudere una lunga e, per sua ammissione, «sofferta», riflessione iniziata subito dopo la conclusione, a fine settembre, del suo incarico alla guida dell'organo di autogoverno dei magistrati.E non è dunque lasciato al caso il fatto che la prima uscita pubblica da candidato, Legnini la faccia accanto ai sindaci che lo hanno voluto e invocato. A loro Legnini è legato certamente dal comune impegno nelle istituzioni, ma anche dalla comune esperienza amministrativa, che l'avvocato ed ex senatore ha svolto negli anni Novanta alla guida del suo Comune, Roccamontepiano, prima del lungo impegno in Senato. «Il lavoro quotidiano dei sindaci e di tutti gli amministratori locali sul territorio è un valore straordinario di conoscenze e competenze, che può e deve contribuire a rendere la nostra Regione più vicina alle necessità dei cittadini. È questa la ragione per la quale» scrive Legnini, nasce l'invito «a un confronto per illustrare i motivi che mi hanno convinto, a seguito dell'appello rivoltomi dalla maggioranza dei sindaci, a dare la disponibilità alla candidatura a Presidente della Regione per le elezioni del prossimo 10 febbraio 2019». «L'occasione sarà utile», continua Legnini, «per delineare i contenuti fondamentali di un progetto politico e programmatico con il quale intendo promuovere, insieme a tutte le liste e ai candidati che vorranno sostenermi, una nuova stagione di governo regionale, nel segno della partecipazione attiva degli amministratori e dei cittadini dei Comuni locali». «Vorrei partire», sottolinea ancora nella lettera, «dall'ascolto e dalla condivisione di chi, quotidianamente, vive le problematiche e i bisogni del territorio, per promuovere una fase di riforme ed interventi incisivi in ogni settore della vita pubblica locale, sui diritti dei cittadini abruzzesi e sulle opportunità da riservare alle imprese e ai territori della nostra amata Regione». Potrebbe dunque essere sabato il vero inizio della campagna elettorale. E a quella data forse anche il centrodestra avrà il suo candidato ufficiale. Forse.