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Pescara, 23/11/2024
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26/12/2018
AbruzzoWeb
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Abruzzo verso il voto - Regione: ipotesi non approvazione bilancio per evitare assalto alla diligenza. Dopo elezioni, Di Nicola, “Non sarebbe un dramma, eviterebbe che consiglieri che si ricandidano, facciano passare tutto come misure urgenti e indifferibili” |
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L'AQUILA - Non approvare il bilancio di previsione, per evitare l'assalto finale alla diligenza, e poco edificanti risse pre-elettorali, intorno ai pochi denari a disposizione. Molto meglio andare piuttosto in ''esercizio provvisorio'', con la spesa contingentata, ma solo per un paio di mesi, fino alle elezioni del 10 febbraio e l'insediamento della nuova legislatura.
E' questa l'idea che sta prendendo quota a palazzo dell'Emiciclo, sostenuta in particolare dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, Partito democratico, e dal presidente della prima commissione Bilancio Maurizio Di Nicola, Centro Democratico, alla vigilia dell'approdo in aula della manovra, il 28 dicembre, con passaggio preliminare nelle commissioni previste per il 27 dicembre.
"Da consigliere regionale - spiega ad Abruzzoweb Di Nicola - sto riflettendo se sia opportuno o meno, approvare un bilancio di previsione in prossimità della scadenza elettorale".
Di Pangrazio ha poi ribadito, a margine della kermesse di sabato scorso di Giovanni Legnini, candidato del centro sinistra, che non ci sarà il rischio di arrivare a ridosso del cenone di Capodanno per approvare il bilancio, lasciando intendere che se la seduta non sarà veloce e tranquilla, limtandosi all'ordinaria amministrazione e poco altro, si potrebbe chiudere con un nulla di fatto.
Si può dare infatti come altamente probabile che i tanti consiglieri di maggioranza, opposizione di centrodestra e del Movimento 5 stelle, che si ricandideranno,- tra essi anche Di Nicola e Di Pangrazio - faranno comprensibilmente a gara per strappare fondi e misure ad hoc per i loro territori e riserve di caccia elettorali, con emendamenti come fossero coriandoli, mercanteggiamenti e sordidi patti di do ut des.
Certo, si dirà, la "ciccia", è scarsa, in quanto il consiglio regionale è formalmente sciolto e in "prorogatio" da metà agosto, dopo le dimissione del presidente Luciano D' Alfonso, eletto al Senato, e può approvare solo misure di ordinaria amministrazione e spese obbligatorie, o al limite misure "urgenti e indifferibili". Ma nella vita, per non parlare nella politica, tutto è relativo e interpretabile.
"Stabilire in aula, senza il tempo di fare un'istruttoria, l'effettiva urgenza e indifferibilità di un provvedimento, mi pare un esercizio piuttosto complicato - osserva il presidente della prima commissione - . Anzi, c'è il rischio che per mero fine elettorale si voglia far passare tutto per urgente e indifferibile, prendendo in giro i cittadini".
Per fare un esempio, un consigliere potrebbe chiedere fondi per mettere in sicurezza una frana nel suo comune. La misura potrebbe essere approvata in quanto urgente e indifferibile, ma non ci sarebbe il tempo e il modo per stabilire se quella frana rappresenta davvero un pericolo impellente, a differenza di tante altre situazioni critiche dal punto di vista idrogeologico.
E così la tentazione è quella di tagliare la testa al toro e non approvare il bilancio di previsione.
La conseguenza sarebbe però l'esercizio provvisorio, che come stabilisce l'articolo 163 del Testo unico degli enti locali (Tuel), scatta nel caso in cui il bilancio di previsione non venga approvato entro il 31 dicembre.
La principale conseguenza è che in tal caso la Regione potrà spendere mensilmente importi "non superiori ad un dodicesimo degli stanziamenti del secondo esercizio del bilancio di previsione deliberato l'anno precedente".
Ovvero dovrà usare le risorse economiche con il cotagocce, tranne eccezioni anche qui dettate da particolare emergenza e indifferibilità. Di Nicola assicura però non c'è nulla di cui preoccuparsi.
"E' un ipotesi che non deve spaventare, perché comunque l'esercizio provvisorio durerà giusto un paio di mesi. Poi il nuovo consiglio regionale potrà approvare il bilancio con tutti i crismi".
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