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Pescara, 24/07/2024
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Data: 28/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Bus elettrico, esordio ok ma per pochi intimi. Il nuovo mezzo comunale ha superato agevolmente i temuti percorsi in salita. Si spera in un maggior numero di utenti con il servizio gratuito nelle festività

L'AQUILA "Primo autobus elettrico: il display del bus verde e bianco dice solo questo. La gente a piazza Duomo lo guarda con una certa sorpresa. Un autobus in centro storico. Erano anni che non se ne vedeva uno. Il bus avanza silenzioso, tanto che i pedoni non lo sentono arrivare e non si tolgono dalla strada. L'autista dell'Ama è Pietro Cerasoli, ha il turno di pomeriggio e tocca a lui guidare il primo bus elettrico dell'Aquila nella tratta tra il parcheggio di Collemaggio e il centro storico. Terminal Collemaggio, Villa Comunale, corso Federico II, piazza Duomo, Quattro cantoni, via san Bernardino, via Zara, via Castello, Fontana luminosa, viale Gran Sasso, via Strinella, Terminal Collemaggio, questo dice il foglio in mano all'autista che ha poci utenti a bordo. E' questo il percorso del bus che dalle 15 fino alle 19 di ieri pomeriggio, e poi oggi, domani, il 31 e poi il 2, il 3 e il 4 gennaio 2019 farà la spola in centro storico. Sul display del bus non ci sono due indicazioni importanti. Manca il percorso e soprattutto non c'è la parolina magica: "gratuito". Perché il servizio navetta al momento è assolutamente gratis. E' la scelta che l'assessore al traffico Carla Mannetti e l'amministratore unico di Ama Giammarco Berardi hanno messo in campo per dare una "scossa" alla mobilità cittadina. I tecnici della Rampini, l'azienda che ha costruito il gioiellino elettrico che incontreremo sulle strade aquilane, non hanno potuto modificare le scritte del display. E quindi le prima corse sono andate deserte. Un intero bus elettrico, nuovo fiammante, gratuito, che viaggia vuoto. E' quasi una bestemmia. Pietro era uno di quelli un po' scettici sulla trazione elettrica. «Non ci credevo, pensavo che non ce l'avrebbe fatta sulle salite aquilane. E invece è in tutto e per tutto simile a un mezzo col motore termico». Nei test dei giorni scorsi, il bus elettrico con a bordo gli autisti che poi lo dovranno guidare è stato portato ad affrontare alcune salite aquilane. «Siamo arrivati quasi a pieno carico fino a Colle Sassa», racconta Pietro, «senza problemi». Il bus si muove agile, l'autista si mostra entusiasta della frenata rigenerativa. Roba da Formula 1, in decelerazione il motore produce energia che ritorna nelle batterie. Davanti alla Banca d'Italia c'è una Nissan parcheggiata "comoda". Il bus si stringe tra la macchina e il cantiere. «Questo però non deve succedere», commenta Pietro. Il turno termina alle 19, ma al bar ai 4 cantoni c'è chi suggerisce miglioramenti. «Non voglio sembrare uno che critica e basta», dice il titolare Luca Ciuffetelli, «Però, secondo me, il servizio non può terminare alle 19 se i negozi chiudono alle 20». Vedremo se il messaggio verrà recepito.

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