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Data: 31/12/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrade, pedaggi congelati ma c'è il nodo A24 da sciogliere

ROMA Pedaggi congelati al casello per il 2019. Almeno per la rete gestita da Aspi, quella di Autostrade per l'Italia, la più estesa del Paese, mentre resta da sciogliere, a poche ore dal varo del decreto del Mit, il nodo che riguarda la Strada dei Parchi, che appartiene al gruppo Toto. Anche per le altre tratte gli incrementi dovrebbero essere nulli o molto limitati in vista del confronto più ampio che si aprirà proprio al dicastero guidato da Danilo Toninelli. Di certo la riscrittura delle regole, fanno sapere le concessionarie autostradali, dovrà avvenire in una cornice chiara e trasparente, nel rispetto cioè delle convenzioni siglate e dei piani d'investimento.
PORTA STRETTA
Oggi, come noto, arriverà il verdetto del governo che di fatto ha chiesto la sterilizzazione degli aumenti delle tariffe. Aspi avrebbe già dato ampia disponibilità così come la Strada dei Parchi (A24-A25), accettando l'invito del ministro a discutere sul rapporto tra tariffe, andamento dell'inflazione e investimenti. E a farlo magari ogni anno e non ogni 5 come accade in certi casi. Di certo le convenzioni siglate non potranno essere stravolte, né modificate in maniera unilaterale. Anche perché i ricorsi, come accaduto in passato quando sono state congelate le tariffe, alla fine non farebbero che dar ragione alle concessionarie. La sterilizzazione sarà quindi a tempo, limitata, in attesa di un quadro regolatorio condiviso. Tuttavia, come anticipato dal Messaggero, per la Strada dei Parchi (A24 e A25), quella che collega Roma all'Abruzzo, il congelamento degli aumenti potrebbe rivelarsi più problematico a causa del duro scontro con l'Anas. In una lettera la società si è infatti appellata al ministro Danilo Toninelli affinché eviti che Anas faccia ricadere «sugli utenti dell'A24-A25 il costo di ulteriori 75 milioni di euro relativi agli interessi sulle due rate del canone di concessione che devono essere sospese» per consentire la sterilizzazione delle tariffe ed evitare così il rincaro.
Nella lettera l'ad di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, ha spiegato che un accordo con l'Anas era stato trovato «per il differimento al 2028 del versamento delle rate 2018 e 2019», ma che poi proprio l'Anas ha «aggiunto la pretesa di applicare sul valore delle rate posticipate (112.000.000 di euro), un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale, come peraltro indicato dal Mit». Una proposta giudicata «inaccettabile». Anche ieri, visto l'impasse, la società ha ribadito di essere pronta ad evitare aumenti al casello almeno fino al 31 marzo, ma solo a patto che l'Anas faccia marcia indietro. Se non sarà risolta la questione, gli automobilisti rischiano un aumento record di circa il 19% dei pedaggi. Questa mattina ci sarà l'incontro decisivo tra Anas e Mit per trovare un accordo.
LA MILANO SERRAVALLE
La società autostradale Milano Serravalle-Milano Tangenziali ha intanto deciso di sospendere fino al prossimo 31 gennaio l'adeguamento tariffario riconosciuto per il 2019. La sospensione dell'adeguamento tariffario riconosciuto in sede ministeriale - spiegano dalla società - deriva anche dalla «volontà di compensare, almeno in minima parte, i disagi arrecati all'utenza dalla chiusura parziale della Tangenziale Ovest di Milano, disposta per effettuare interventi di manutenzione straordinaria al viadotto di Rho».

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