L'AQUILA La trattativa con Anas, estenuante negli ultimi giorni, è saltata, ma gli aumenti dei pedaggi sulle autostrade abruzzesi A24 e A25, previsti a partire da ieri (vicini al 19%), non sono scattati. Congelati fino al 28 febbraio per volontà del concessionario, Strada dei Parchi, che in maniera unilaterale ha deciso di concedere ulteriori 60 giorni la soluzione definitiva della querelle. La base dell'accordo era stata trovata, con la decisiva mediazione del Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti), sull'abolizione definitiva del canone che Strada dei Parchi, caso unico in Italia, versa all'Anas (57 milioni annui). In cambio la società avrebbe stoppato i rincari, attendendo l'approvazione del Pef, il piano economico finanziario che deve ridefinire interamente la gestione delle tratte, dai lavori per la messa in sicurezza alle rendite, passando, ovviamente, per i pedaggi. A spiegare la rottura è stata la stessa Strada dei Parchi: «Nel prendere atto con rammarico delle ingiustificate pretese di Anas, che esige un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale del 2% sulle rate posticipate 2018 e 2019 (per stoppare il caro pedaggi, ndr) dovute quale prezzo della concessione, pretese reiterate nonostante gli inviti del Ministero suo controllante, comunica agli utenti che fino a quando il Governo non troverà un'adeguata soluzione normativa, ha deciso di sospendere gli aumenti. Strada dei Parchi si dice fiduciosa che il Mit possa mettere al più presto la concessionaria nella possibilità di sottoscrivere il nuovo Piano economico e finanziario». La società ritiene che sia necessario già dal prossimo 7 gennaio un tavolo con il ministero ed Anas. Il ministro Toninelli ha comunque rivendicato il risultato: «Abbiamo agito emanando l'apposito decreto di sterilizzazione degli esorbitanti rincari per gli utenti. Siamo di fronte a un risultato di cui sono molto fiero». La notizia del blocco degli aumenti è arrivata nella stessa giornata in cui sindaci e amministratori hanno manifestato, pacificamente, al casello dell'Aquila ovest. «Una protesta necessaria, una stangata insopportabile e il ministro Toninelli non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte ha commentato la deputata dem Stefania Pezzopane - Ora, se non vuole avere ancora una volta un atteggiamento vergognoso, deve imporre ad Anas la sterilizzazione senza oneri per l'Autostrada dei Parchi. L'unica scelta ragionevole che ora gli resta è una partita di giro che sposti da Anas al ministero le risorse inopportunamente affidate ad Anas». Anche Marco Marsilio, candidato presidente del centrodestra alle regionali, si è detto soddisfatto. Primo Di Nicola, senatore M5S, sostiene che ora va trovata una soluzione definitiva «ridiscutendo la concessione»: «E' arrivato il momento di prendere atto del fallimento totale delle strombazzate privatizzazioni».