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Pescara, 23/11/2024
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Data: 05/01/2019
Testata giornalistica: Il Centro
La visita del Ministro a Pescara. «Uomini e telecamere per la sicurezza in città». Salvini annuncia l'incremento di forze dell'ordine e personale di giustizia oltre al finanziamento di 900mila euro per la videosorveglianza

PESCARA Più sicurezza per Pescara. È la promessa del ministro dell'Interno Matteo Salvini che ieri pomeriggio è arrivato in città per incontrare i componenti del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e annunciare le misure che toccheranno direttamente il capoluogo adriatico nel 2019. Salvini, arrivato sotto la neve indossando il giubbotto della polizia, ha garantito il potenziamento del sistema di videosorveglianza «per 900.000 euro, soprattutto in alcuni quartieri», l'incremento di uomini e mezzi delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco con «decine» di unità in più nei prossimi mesi. E si interesserà, ha detto, del potenziamento del personale amministrativo del Tribunale, che «ha un arretrato di 6.000 processi penali pendenti» e necessita di assistenti e cancellieri. Ha anche preso un impegno con il comitato "Vittime di Rigopiano", garantendo «risposte in tempi certi» alle richieste di chi ha perduto i parenti nella tragedia di Farindola.La situazione non è drammatica, per il ministro, perché i dati pescaresi sono «assolutamente positivi», essendoci stato un calo dei reati del 13%, nel 2018. «Dal punto di vista dell'ordine pubblico questa è una bella realtà» e l'Abruzzo, ha detto nella sala dei Marmi della Provincia, «non è un territorio aggredito dalle criminalità mafiose che controllano il sistema della malavita in altre regioni, anche se non è immune. Qui ci sono delle contiguità tra presenze rom, e altre dell'Est Europa e del Nord Africa per quanto riguarda droga, usura, prostituzione su strada e gioco illegale». Tra i problemi «dilaganti» della città c'è quello della droga rispetto al quale sarà presentato «un disegno di legge per aumentare le pene e diminuire le quantità» di stupefacenti necessarie a trattenere in carcere gli spacciatori presi in flagranza. E vuole pure «mettere ordine nella giunga dei canapa shop».C'è poi un «problema molto particolare» da affrontare, ed è quello dei rom, e nello specifico l'occupazione abusiva delle case popolari. Fino ad ora sono state 8 le famiglie rom allontanate dagli alloggi dell'Ater occupati senza titolo, ma ora «vedremo di aumentare il numero e la qualità degli sgomberi» perché «600 famiglie aspettano da anni una casa». Intanto l'attenzione della Guardia di finanza è massima, tant'è che sono stati sequestrati «beni mobili e immobili per 20 milioni, controllando 350 dei 5000 rom». La prevenzione «deve continuare» e il ministero non abbasserà la guardia, puntando al «rispetto della legalità», per i rom. E il ministero sa anche della presenza «in carcere dei familiari del clan Casamonica, che potrebbero portarsi dietro parenti e conoscenti». Capitolo immigrati. Salvini immagina, «un decremento nel 2019 dei richiedenti asilo» (qui ne sono rimasti 606), in linea con quanto accaduto dopo la «riduzione degli sbarchi». Mentre di fronte agli episodi di cronaca che non fanno dormire sonni tranquilli a molti pescaresi indica le tappe che seguirà. «Aumenteremo gli uomini e le donne in divisa» in città e in Abruzzo, «potenzieremo la videosorveglianza» a Pescara (il Comune ha presentato un progetto da un milione di euro) e «solleciterò altri ministri ad aumentare l'organico del Tribunale per garantire la certezza della pena». Chiederà anche a «chi ha competenza» ad occuparsi dei problemi del porto. Per finire, continuerà l'azione di contrasto «all'abusivismo commerciale sulla spiaggia e sono arrivati i finanziamenti per le scuole sicure. Di più non saprei che fare, se non indossare il mantello di Batman» ha concluso Salvini prima di lasciare piazza Italia, tra un selfie e l'altro con i fan. Nella cartellina che ha portato via con sé dalla prefettura anche il documento consegnato dai rappresentanti sindacali dei vigili del fuoco (Cgil Fp, Fns Cisl, Uil Pa, Conapo e Confsal) che chiedono di «trasformare in sede permanente il distaccamento di Montesilvano», ora affidato a volontari. Il momento, dicono, potrebbe essere «propizio» per la riconversione, essendo prevista l'assunzione di 1500 unità.

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