L'AQUILA «Abbiamo il dovere di ascoltare queste persone e di occuparcene. Essere qui oggi ci ha riempito il cuore. Ci siamo scambiati delle belle emozioni». È una Sara Marcozzi quasi commossa, quella che ha appena concluso, insieme a Luigi Di Maio, la visita nel Centro servizi anziani "Cardinale Corradino Bafile" dell'Aquila. Dopo l'incontro di sabato sera a Pescara con gli operatori della onlus On the road nel centro Train de vie, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, candidata alla presidenza alle elezioni del 10 febbraio, e il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, hanno scelto infatti di passare la mattinata del giorno dell'Epifania nella residenza per anziani del comune del capoluogo. Una struttura che ospita 90 posti letto: 40 per anziani non autosufficienti e 38 per anziani autosufficienti, ai quali si aggiungono i 12 posti letto, gestiti dalla Asl, dell'hospice, l'unità per le cure palliative e la terapia del dolore dei malati terminali. A loro il M5S ha donato ieri 10mila euro.LA VISITA. Marcozzi e Di Maio sono arrivati all'Aquila poco dopo le 12, con un po' di ritardo rispetto alla tabella di marcia annunciata e divulgata dai loro staff il giorno prima. Ad attenderli, davanti all'ingresso della residenza, c'erano il prefetto dell'Aquila Giuseppe Linardi, la presidente del cda della struttura, Daniela Bafile; Fabrizio Giannangeli, dirigente del settore Politiche sociali del comune dell'Aquila; il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e il vice sindaco Guido Liris. Insieme a loro, Marcozzi e Di Maio hanno compiuto un lungo giro all'interno della dimora, un luogo di cura accogliente, moderno e confortevole, dove gli anziani sono assistiti da personale qualificato, composto da una cinquantina di dipendenti. Oltre alle camere, ciascuna singola e dotata di un proprio bagno, la residenza ospita un bar, una sala teatro, una mensa, spazi per attività ricreative e anche una cappella. «Non ci sono molti altri comuni che gestiscono strutture come questa» ha affermato il dirigente del comune dell'Aquila Fabrizio Giannangeli.«C'è solo un altro di caso di centro per anziani dipendente direttamente da un ente comunale, a Bologna».IL PRANZO. Al termine della visita, Marcozzi e Di Maio hanno mangiato insieme ad alcuni ospiti della residenza. Durante il pranzo - antipasto all'italiana con prodotti tipici locali; ravioli con sugo e basilico; rollè di vitello; torta e spumante il menù - la consigliera regionale e il ministro hanno ascoltato con partecipazione le storie dei loro commensali, che li hanno anche incalzati sulla politica. «Dovete far arrestare i disonesti, tagliare le pensioni a chi ce l'ha troppo alte e alzarle a chi, come me, le prende troppo basse» ha detto una signora, subito stoppata, però, da un'altra ospite, evidentemente destinataria di un assegno un po' più sostanzioso: «Non le abbassate troppo però». A colpire i due leader pentastellati è stata, in particolare, la storia di una signora di 94 anni, un'ex insegnate di Lettere che si è ritrovata come compagna di residenza una sua ex alunna. «È stato bello sentire le storie di queste persone, che sono state felicissime di essere ascoltate» ha detto Sara Marcozzi.I LICENZIATI INTECS. Ad attendere Marcozzi e Di Maio c'era anche una delegazione dei 63 dipendenti ex Intecs, azienda attiva nel settore software, hardware e prodotti per i mercati aerospace, difesa, trasporti e telecomunicazioni, che aveva all'Aquila un centro di ricerca. I lavoratori sono stati licenziati in tronco a fine 2017 e attendono ancora che si concretizzi il percorso di reinserimento avviato dalla Regione mediante l'interessamento di società partecipate dallo Stato. REDDITO DI CITTADINANZA. Sara Marcozzi ha illustrato le potenziali ricadute che l'entrata in vigore del reddito di cittadinanza avrebbe in Abruzzo: «Gli effetti del reddito vanno calcolati insieme a quelli delle pensioni di cittadinanza. Nella nostra regione abbiamo oltre 300mila pensionati al di sotto dei 780 euro mensili e 46mila nuclei familiari a cui è potenzialmente diretto il reddito. Questo vuol dire che tanti abruzzesi avranno la possibilità di ritrovare la dignità e di avere un piccolo stipendio per ripartire. Entrambi gli strumenti sono pensati per alzarsi dal divano e non per restarci seduti. Tutti coloro che ne beneficeranno, dovranno fare delle ore di formazione e di servizi di utilità sociale». La Marcozzi non ha parlato, invece, dei candidati consiglieri pentastellati che correranno alle regionali del 10 febbraio. È probabile che la lista con i 29 nomi usciti fuori dalle regionarie oppure quelle circolate in queste settimane saranno rivedute e corrette. Se ne saprà di più, comunque, tra appena due giorni.