PESCARA Annuncia il ritorno di Salvini in Abruzzo, svela che il leader della Lega ha scattato 6mila selfie in due giorni, risponde a Legnini affermando che non c'è cosa più bella della candidatura di Marco Marsilio, è convinto che Di Stefano stia per tornare a casa e, infine, estrae il cartellino rosso per l'Udc. Ma Di Stefano, a stretto giro di Facebook, gela le aspettative di Bellachioma: «Da qui a dire che l'intesa è stata raggiunta, il passo non è breve», scrive Di Stefano, che dice di volere «certezze su programmi, progetti e futuro».Salvini tornerà in Abruzzo il 26 e il 27 gennaio e poi il 7 febbraio per «un grande evento di chiusura della campagna elettorale» a Pescara, nel quale interverranno anche i parlamentari e i ministri. Così dice il coordinatore abruzzese della Lega, il deputato Giuseppe Bellachioma, al termine della due giorni in Abruzzo del ministro dell'Interno.«Le nuove date», dice Bellachioma, «fanno capire che la Lega e il suo capo fanno molto sul serio in Abruzzo dove vogliamo vincere. Siamo soddisfatti per come sono andate le cose, molto fiduciosi in un grande risultato alle regionali. A Roseto degli Abruzzi oltre 250 persone, tanta gente a Teramo dopo la conferenza stampa, a Montesilvano sono venute tremila persone nonostante il freddo e la neve, all'Aquila con le stesse condizioni e all'aperto ne sono venute circa 1500. Alla cena sono intervenute 400 persone. Il messaggio che passa è che la gente ricambia l'affetto perché ha capito che Salvini è veramente un uomo del popolo, che sta in mezzo alle persone condividendo con loro quello che fa» spiega ancora il coordinatore della Lega, «non è semplice per i politici, lui si offre alla gente, i selfie, le foto e gli abbracci sono forme di rispetto molto sentito da Salvini. Mentre la Lega e il nostro capitano lavorano per ridurre le distanze tra la gente e la politica, c'è chi invece contribuisce a renderle più ampie». La pensa così Bellachoma che risponde al candidato alla presidenza della Regione Giovanni Legnini: «Non è vero che a ottobre ho espresso titubanze e perplessità sulla candidatura di Marco Marsilio. A quel tempo dicevo una cosa diversa e cioè che per quanto riguardava il senatore Marsilio nulla quaestio sulla sua appartenenza, autorevolezza e identità come rappresentante politico di Fratelli d'Italia, e nulla da dire sulla persona e sulla esperienza politica. Avevamo sollevato soltanto un dubbio legittimo sul fatto che la sua mancata abruzzesità poteva essere comunque un messaggio che arrivava distorto agli abruzzesi. Ma dopo averlo conosciuto abbiamo deciso di condividere una battaglia da fare insieme. A convincere la Lega e il tavolo nazionale è stato il fatto che non c'è cosa più bella di un abruzzese che torna a casa per fare un percorso migliore e per non permettere più che altri nostri figli abruzzesi se ne vadano dall'Abruzzo». E per quanto riguarda Di Stefano, l'accordo c'è già?«Non abbiamo ancora definito bene il ritorno di Di Stefano, la Lega si è messa in campo in prima persona, tutti sanno che io, nel pieno rispetto di quelle che sono le capacità professionali, umane e politiche dell'ex deputato, ho ritenuto opportuno in qualche modo tendere una mano a Fabrizio e con lui abbiamo fatto dei ragionamenti. Spero che nel corso di 24, al massimo 48 ore, anche Di Stefano rientri nella famiglia del centrodestra e ci dia una mano a vincere la Regione Abruzzo». Infine l'ultima spina da togliere: l'Udc potrà andare avanti candidando ex del governo regionale di centrosinistra? «Se l'Udc candida chi ha governato alla Regione con Luciano D'Alfonso è fuori dalla coalizione di centrodestra. Per quanto riguarda la Lega è così», conclude Bellachioma. (u.c.)