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Data: 07/01/2019
Testata giornalistica: News-town
Personale Comune, Biondi a Di Maio: "Quota 100 ci ammazzerebbe". Il ministro in visita all'Aquila con Sara Marcozzi: "Ricostruzione è ancora questione nazionale"

“La quota 100 ci ammazzerebbe”. E' l'allarme lanciato dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di fronte al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio - in visita all’Aquila nel giorno dell'Epifania insieme a Sara Marcozzi, candidata pentastellata alla presidenza della Regione - sugli effetti che l’applicazione della nuova norma sull’età pensionabile contenuta nella legge di Stabilità avrebbe sulla pianta organica del Comune.

Una pianta organica, ha ricordato Biondi a Di Maio - che ha visitato la struttura del Centro servizi anziani “Corradino Bafile” (ex Onpi) - rimasta sostanzialmente invariata dal 2008 a oggi, malgrado le assunzioni straordinarie fatte all’indomani del sisma sfruttando sia le ordinanze emanate durante l’emergenza sia quelle effettuate grazie al concorsone Ripam.

“Gli assunti a tempo indeterminato del comune dell’Aquila prima e dopo il terremoto si equivalgono” ha detto Biondi a Di Maio “Le nuove assunzioni sono state vanificate dai pensionamenti o da chi è andato via per scelta. Il paradosso è che ci ritroviamo a gestire una situazione straordinaria come la ricostruzione con strumenti ordinari e con gli stessi dipendenti di 10 anni fa”.

Quello del personale – alle carenze di organico bisogna aggiungere anche i 70 precari per i quali ogni anno bisogna chiedere la proroga - è solo uno dei temi affrontati nella conversazione avuta da Biondi con Di Maio (erano presenti anche i vertici amministrativi del Csa e il vice sindaco Liris).

Ad accogliere il ministro del Lavoro e la Marcozzi, anche una delegazione dei 63 dipendenti ex Intecs licenziati in tronco dall’azienda nel 2017. Da due anni, questi lavoratori sono in presidio permanente davanti la sede della Regione, che ha aperto un tavolo per trovare, mediante l’interessamento di aziende partecipate dallo Stato, delle soluzioni occupazionali per il riassorbimento. Dopo due anni, però, non ci sono ancora stati cambiamenti e ora i lavoratori vogliono imprimere un’accelerazione al percorso fatto finora.

DI Maio ha assicurato che queste come altre questioni non saranno dimenticate dal governo: "La ricostruzione dell’Aquila continuerà a essere una questione nazionale finché non sarà completata".

Sara Marcozzi ha illustrato anche le potenziali ricadute che l’entrata in vigore del reddito di cittadinanza avrebbe in Abruzzo: “Gli effetti del reddito vanno calcolati insieme a quelli delle pensioni di cittadinanza. Nella nostra regione abbiamo oltre 300mila pensionati al di sotto dei 780 euro mensili e 46mila nuclei familiari a cui è potenzialmente diretto il reddito. Questo vuol dire che tanti abruzzesi avranno la possibilità di ritrovare la dignità e di avere un piccolo stipendio per ripartire. Entrambi gli strumenti sono pensati per alzarsi dal divano e non per restarci seduti. Tutti coloro che ne beneficeranno, dovranno fare delle ore di formazione e di servizi di utilità sociale”.

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