L'AQUILA - "Con il centrosinistra al governo regionale è rimasto inattuato l'accordo di programma da me firmato come presidente della Provincia dell'Aquila, che avrebbe consentito di velocizzare la linea ferroviaria Pescara-Roma. E non si è investito in formazione professionale e start up".
Riparte da dove aveva lasciato Antonio Del Corvo, candidato per Forza Italia alle elezioni regionali del 10 febbraio.
Per lui all'Emiciclo si tratterebbe di un ritorno. Del Corvo, dottore commercialista di Celano (L'Aquila) è stato infatti eletto consigliere nel 2008 con il centrodestra di Gianni Chiodi. Ma dopo poco, nel marzo 2010 si è candidato a presidente della Provincia dell'Aquila, battendo contro tutte le previsione della vigilia Stefania Pezzopane, del Partito democratico. La sua carriera politica era cominciata comunque del 1995, come vicesindaco della sua Celano, dove attualmente è consigliere di opposizione.
Antonio Del Corvo, cosa l'ha spinta a candidarsi, a rimettersi in gioco?
Da quando ho lasciato la Provincia nel 2015, sono purtroppo rimasti inattuati importanti accordi di programma che avevo sottoscritto con la Regione e palazzo Chigi. Prevedevano investimenti su infrastrutture e viabilità in tutto il territorio provinciale. In particolare avrebbero sbloccato importante risorse economiche per ammodernare tratti, risalenti all'800 della ferrovia Pescara-Sulmona-Avezzano-Roma, addolcendo le pendenze e realizzando nuove gallerie. Ecco, trasformare in cantieri questo accordo sarà una delle mie priorità come consigliere regionale.
Dati recentissimi fotografano un aumento della disoccupazione in Abruzzo, cosa può fare la Regione per creare lavoro?
Faccio un solo esempio, in cui è racchiusa la risposta, gli ultimi corsi di formazione professionale in provincia dell'Aquila risalgono al 2014. Se oggi un ragazzo vuole imparare a fare il saldatore, e c'è bisogno di questa figura professionale. Faccio poi notare che l'Abruzzo è fanalino di coda per start up innovative. E questo è gravissimo, visto che c'erano per questi obiettivi a disposizione ingenti fondi europei. Ma sono certo che con un buon governo regionale si può voltare pagina, anche da questo punto di vista.
Non rischiate di pagare il fatto che il vostro candiato presidente Marco Marsilio, senatore romano di Fratelli d'Italia è abruzzese solo di origine?
La differenza le faranno le liste a d appoggio a Marsilio, e noi stiamo mettendo in campo squadra autorevole e competente. Prevedo in particolare una straordinaria performance per Forza Italia.
Che giudizio dà dei vostri competitor Movimento 5 stelle di Sara Marcozzi e centrosinistra di Giovanni Legnini?
Legnini è un bravissimo professionista, ma un conto e essere vicepresidente del Csm, un conto è avere un ruolo di vertice come amministratore locale, sono mondi e partite completamente diverse. Certo, con lui candidato il centrosinistra sta recuperando un pò di terreno, ma comunque continua ad arrancare, tanto che ci sono big che meditano di non candidarsi nemmeno. Brutto segno per Legnini, buono per noi.