SAN VITO CHIETINOPerde il controllo della sua vecchia Fiat 500, sbanda, invade la corsia opposta e si schianta contro un autobus Tua che stava sopraggiungendo e che non è riuscito ad evitarlo. È morto sul colpo Paolo Proscia, 73 anni, pensionato residente tra Pescara e Pollutri. Il suo cuore ha smesso di battere attorno alle 13,30 a bordo di quell'auto rossa a cui tanto teneva. Stando a una prima ricostruzione della dinamica dell'incidente mortale dei carabinieri di San Vito e della Compagnia di Ortona, Proscia proveniva da Fossacesia e procedeva in direzione San Vito lungo la Statale 16. All'altezza del viadotto San Fino, a Valle Grotte, al confine tra San Vito e Rocca, l'auto ha sbandato a causa del manto stradale bagnato. Ha iniziato una serie di giravolte, invadendo la corsia opposta e finendo la sua corsa contro un autobus Tua che stava portando gli operai in Sevel e che nulla ha potuto fare per evitarlo. Uno schianto terribile, con la Fiat 500, vecchio modello, a pezzi e l'uomo sbalzato dall'urto sul sedile passeggero. Subito sono giunti i soccorsi e anche l'elicottero del 118 atterrato in uno slargo vicino il ponte, ma per Proscia non c'è stato nulla da fare. Ma la tragedia è stata ancora maggiore quando pochi minuti dopo è arrivata la moglie Evelina D'Agostino (Lilli), che seguiva il marito con un'altra auto. Secondo alcuni i due erano andati a Pollutri, paese d'origine della moglie dove gestisce anche due B&B, proprio per riprendere la Fiat 500 e stavano tornado a Pescara. Facevano spesso la spola Pollutri-Pescara. La moglie, partita pochi minuti dopo Proscia, ha quindi visto l'auto schiantarsi contro il bus. Sconvolto l'autista Tua: gli operai sono stati portati in Sevel con un altro mezzo. «Siamo tutti vicini a Lilli in questo giorno di dolore», dice il sindaco di Pollutri, Antonio Di Pietro, «donna attiva in Comune, imprenditrice, ma anche presidente dell'associazione culturale "Il canestro di frutta"». «Una giornata triste», aggiunge il sindaco di Rocca San Giovanni, Gianni Di Rito, «conosciamo tutti Lilli, l'ho vista con il marito Paolo ad agosto quando abbiamo intitolato una strada del paese al padre di Lilli, Francesco D'Agostino, che è stato sindaco per 25 anni di Rocca, dal 1953 al 1978 e medico di famiglia». Il dolore poi si mescola alle proteste. «Questo è il ponte della morte», gridano i residenti accorsi in strada, «ci sono incidenti tutti i giorni, come dimostra il guardrail distrutto. Ieri una mamma e una figlia a bordo di una Micra hanno sbandato e sono vive per miracolo. Serve un nuovo asfalto non le tabelle di pericolo». I funerali di Proscia, curati dall'agenzia Del Re, si tengono domani, alle 11, nella chiesa parrocchiale di Pollutri.