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Pescara, 23/11/2024
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13/01/2019
Il Messaggero
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Forza Italia, Tajani esalta il team «Saremo la guida». In campo Sclocco, Mazzocca e Edvige Ricci i big della sinistra moderata con Legnini. Cinquestelle, pronta a salpare la flotta delle minicar |
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L'AQUILA «Vogliamo essere la guida della coalizione» dice Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, arrivato all'Aquila per sostenere i candidati di Forza Italia alle prossime regionali. Gli fa eco il coordinatore Nazario Pagano, parlando di «uno squadrone», di liste «fortissime, le più forti del centrodestra, di peso, di spessore, di grandissimo rilievo». Cita, Pagano, i cinque sindaci presenti, tra cui «il più giovane d'Abruzzo», Luca Conti, 25 anni, di Casalanguida, i consiglieri uscenti (il capogruppo Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo, Emilio Iampieri «che hanno fatto vedere i sorci verdi a D'Alfonso), i tanti amministratori, le new entry. Accanto a lui c'è anche Maurizio Gasparri, «sempre vicino al territorio». «Una squadra leale aggiunge Pagano che sosterrà con forza e convinzione Marco Marsilio. L'Abruzzo, dai sondaggi che abbiamo fatto, è una regione rassegnata a causa della politica sbagliata di un governo di centrosinistra che ha fallito. Sono convinto che grazia alla nostra voglia di fare tornerà il sorriso agli abruzzesi». Anche Tajani elogia la qualità delle liste: «Ci sono amministratori competenti che conoscono i problemi del territorio, è importante se si vuole cambiare davvero. Vogliamo essere la guida della coalizione con competenza, esperienza e progettualità». La ricetta parte da un «affetto particolare» dovuto all'anno di servizio militare svolto qui: «La regione è stata martoriata dai terremoti, c'è bisogno di ridare fiducia come fece Berlusconi con una ricostruzione rapida ed efficace, non come ora che la gente di montagna è costretta a vivere in casette che andrebbero bene sul lungomare. Ci deve contrassegnare questo spirito di efficienza». Per Tajani la sfida principale è il lavoro, senza dimenticare «la riduzione dei carichi fiscali e l'abbattimento dei fardelli della burocrazia, le infrastrutture per il turismo, la tutela delle specificità». «Qui dice ci potrebbero essere tre o quattro volte le presenze turistiche di ora. Qui c'è bisogno di più occupazione, di più aiuto alle imprese, di soluzioni per i problemi della sanità». Al presidente del Parlamento europeo tutti chiedono della questione tasse (in primis il sindaco aquilano Biondi che gli consegna un dossier), la mannaia che da Bruxelles rischia di abbattersi sulle imprese del territorio con la restituzione di quanto non versato dopo il terremoto: «La responsabilità è italiana, del governo di sinistra e di questo governo che non ha fatto nulla per risolvere il problema. L'Europa osserva e può dire soltanto sì o no. Inutile scaricare tutte le responsabilità sull'Europa quando poi si dorme in Italia». Tajani fissa anche l'obiettivo politico: «Abbiamo vinto le elezioni in Molise e in Friuli. I sondaggi ci danno in crescita: Forza Italia si candida a essere la guida politica e di idee della coalizione. Per fortuna che qui c'è una coalizione di centrodestra che deve rappresentare l'alternativa a un governo di sinistra stantio, con un presidente che ha scelto di andare a Roma anziché rimanere in Abruzzo. Marsilio rappresenta una scelta che può dare una prospettiva all'Abruzzo». Non dice, Tajani, se Berlusconi sarà in Abruzzo («Lo deciderà in base alle possibilità»), ma certamente «Forza Italia sarà mobilitata»: «Ho parlato con lui, invia un messaggio a tutti i nostri candidati. Certamente ci sarà una grande manifestazione in Abruzzo il 26, per festeggiare i 25 anni di storia. Si svolgerà all'Aquila e io ci sarò».
In campo Sclocco, Mazzocca e Edvige Ricci i big della sinistra moderata con Legnini
PESCARA E' stato forse l'impegno più duro del progetto Legnini: costruire quella alleanza larga, plurale, che l'ex vice presidente del Csm aveva posto come condizione per non ridurre a una mera testimonianza il suo ritorno all'impegno politico sul territorio. E adesso che questa fase si è chiusa, con la presentazione delle 8 liste che lo accompagneranno nella sfida per la presidenza della Regione Legnini si lascia andare al primo sospiro di sollievo: «Mi ero prefisso di dare vita a un progetto nuovo. Ci siamo riusciti costruendo un laboratorio politico frutto dell'alleanza tra le culture progressista, liberale e cattolico-democratica a cui hanno aderito amministratori locali, donne e uomini di ogni estrazione sociale e culturale che, dopo avere realizzato importanti progetti di lavoro e di vita, hanno deciso di fornire il loro contributo alla comunità. Tanti di loro - è l'altra considerazione - non si sono mai candidati a una competizione elettorale, ma tutti sono fortemente radicati nei territori e portatori di esperienze, competenze, professionalità». Ieri nella sede del comitato elettorale di Legnini, a Pescara, è stato anche il giorno di Marinella Sclocco, l'assessore regionale alle Politiche sociali candidata con la lista dei Progressisti con Legnini, in cui si è ritrovato il mondo della sinistra e dell'ambientalismo. Tra i candidati, anche il sottosegretario della giunta regionale, Mario Mazzocca, con delega all'Ambiente ed Edvige Ricci, storica esponente dei Verdi, già assessore al Comune di Pescara e tra i fondatori nazionali del partito. Marinella Sclocco ha affidato il suo lavoro di questi 5 anni a un breve filmato dove sono stati riassunti i progetti messi a segno dal suo assessorato per favorire l'inclusione sociale. Legnini ringrazia: «Ho avuto la possibilità di conoscere, anche se impegnato in un altro emisfero in questi anni, la voglia di fare di Marinella al servizio degli esclusi e di conoscere la sofferenza di chi non sempre ha avuto facile nel tentativo di realizzare tutto ciò che voleva fare». A portare i saluti nell'affollatissimo comitato elettorale di via Piave arriva anche il sindaco Marco Alessandrini: «Dobbiamo tutti un grande grazie a Giovanni Legnini per il suo atto di generosità verso l'Abruzzo». Nella mattinata di oggi toccherà a Donato Di Matteo presentare a Pescara, nella sede del comitato di via Bologna, i candidati della lista Abruzzo Insieme che ha condiviso il progetto Legnini. Anche qui la parola d'ordine dell'ex assessore regionale è discontinuità con il recente passato per ripartire dai temi della sanità del territorio. Nota polemica. L'avvocato pescarese Carlo Masci ha chiesto all'ufficio elettorale centrale di escludere la lista Abruzzo Insieme (Legnini) perchè contiene al suo interno il simbolo Abruzzo Futuro, di cui Masci sostiene di essere il proprietario.
Cinquestelle, pronta a salpare la flotta delle minicar
PESCARA Tre consiglieri regionali uscenti: Sara Marcozzi, avvocato, ex praticante dello studio legale Legnini-Femminella, candidata governatore del M5s, che correrà anche come consigliere regionale nella provincia di Chieti; Pietro Smargiassi, 49 anni, architetto di Vasto, e il pescarese Domenico Pettinari, 39 anni, dirigente di una organizzazione antiracket e antiusura, impegnato da tempo nella difesa dei consumatori. Tre consiglieri regionali uscenti su cinque che si uniscono ai nomi degli altri 26 candidati che compongono la lista del M5s per il voto del 10 febbraio. In gran parte volti nuovi, alcuni giovanissimi, provenienti dal mondo delle professioni e alla loro prima esperienza in politica. Con qualche anomalia già finita nel mirino degli avversari, come la doppia candidatura blindata della Marcozzi (che correrà sia per la carica di governatore che per un posto all'Emiciclo), rimarcata dal Partito democratico, e il fatto che tra i candidati della provincia dell'Aquila non figura nessun nome espressione della città capoluogo. L'ultima novità è la piccola flotta di city car che il movimento ha messo a disposizione di ciascun candidato per poter percorrere in lungo e in largo la regione durante le poche settimane ormai a disposizione per la campagna elettorale. Anche ieri, in un incontro al castello Orsini di Avezzano con i soci di Confagricoltura, Sara Marcozzi ha tenuto a sottolineare le differenze con i due principali avversari del centrodestra e del centrosinistra. Intanto il fatto che le coalizioni che sostengono Marsilio e Legnini potranno contare su un plotone complessivo di circa 450 candidati, mentre quelli del Movimento 5 stelle saranno soltanto i 29 dell'unica lista in campo. Poi sui contenuti dell'azione di governo regionale: «Nel centrodestra e nel centrosinistra si stanno candidando le stesse persone che in questi 5 anni avevano promesso di risolvere i problemi dell'Abruzzo e che invece non hanno risolto. Adesso - incalza Marcozzi - sono nuovamente qui a raccontarvi come intendono dare risposta agli stessi problemi, con gli stessi assessori, come Paolucci e Pepe, che hanno distrutto la sanità e l'agricoltura. Noi, invece, in questi 5 anni ci siamo battuti per portare avanti il nostro programma e oggi affrontiamo nuovamente la campagna elettorale senza lobby e imprenditori amici alle spalle, senza cambiali elettorali da pagare, ma contando soltanto sui nostri sostenitori».
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