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Pescara, 23/11/2024
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Data: 13/01/2019
Testata giornalistica: Corriere del Veneto
Trasporto locale e liberalizzazioni - Trasporto pubblico. Spunta un appiglio per fermare la gara. Il Decreto Fiscale approvato in dicembre dalla Camera, che fa parte integrante della manovra economica del governo, prevede infatti che le sanzioni per chi non effettua le gare per l'affidamento del Tpl siano spostate all'anno 2021

Potrebbero esserci novità, anche clamorose, nella lunga vicenda della gara per il servizio di Trasporto Pubblico Locale nella nastra provincia. Il Decreto Fiscale approvato in dicembre dalla Camera, che fa parte integrante della manovra economica del governo, prevede infatti che le sanzioni per chi non effettua Ie gare per l'affidamento del Tpl siano spostate all'anno 2021. In pratica, gli enti che non avessero svolto la gara pubblica si sarebbero visti tagliare i contributi finanziari: rna adesso quella «minaccia di taglio» e stata rinviata, appunto, di altri tre anni.
Il segretario del sindacato Faisa-Cisal, Stefano Ferrari, balza al volo su questa novità legislativa, affermando che «viene a cadere l'urgenza in base alla quale erano state motivate le scelte fatte finora» (ossia quelle di andare al cosiddetto bando-spezzatino, che separerebbe la gestione dei bus cittadini dalla gestione di quelli che circolano in provincia). Quelle scelte erano state duramente contestate da tutte le sigle sindacali, rna anche da tutti i partiti politici veronesi, ed il consiglio comunale di Verona aveva chiesto, all 'unanimita, di rivederle. II leader della Faisa -Cisal, quindi, visto «che non c'e' più tutta quell 'urgenza di affidare il TPL in piu' lotti» chiede che «Comune e Provincia di Verona, forze politiche e sindacato smettano di farsi del male, sedendo tutti intorno ad un tavolo e cominciando a costruire insieme il trasporto veronese del futuro», In concreto, la richiesta al presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, è quella di convocare subito un tavolo di confronto, invitando anche l'assessore regionale De Berti, «perche - sostiene il sindacato - adesso la soluzione è a portata di mano». Da parte dell'Amministrazione Provinciale non c'è ancora una risposta, ma anche ai Palazzi Scaligeri si è preso atto della novita legislativa e si sta studiando il da farsi. Un problema ulteriore, per Verona, potrebbe essere dato dal fatto che il Contratto di Servizio per il Trasporto Pubblico è scaduto da anni, e da tempo in regime di proroga ed ulteriori rinvii potrebbero creare problemi. Ma tutto è appunto allo studio, e decisioni concrete sono previste per la prossima settimana.

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