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Pescara, 23/11/2024
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Data: 14/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Marsilio si presenta in treno «Quattro pilastri per cambiare». Marco Marsilio si stupisce della lentezza del regionale delle 10.50 che da Sulmona arriva all'Aquila alle 12, «persino con ritardo»: «Un'ora e dieci per fare pochi chilometri, intollerabile».

Marco Marsilio si stupisce della lentezza del regionale delle 10.50 che da Sulmona arriva all'Aquila alle 12, «persino con ritardo»: «Un'ora e dieci per fare pochi chilometri, intollerabile». Ma lo stupore, nel giorno della sua presentazione ufficiale ai media (Hotel 99 cannelle, L'Aquila) è tutto per l'incredibile blitz dell'ultima ora dell'Udc che ha messo in lista la moglie di Andrea Gerosolimo, Marianna Scoccia, e Mario Olivieri, contravvenendo gli accordi faticosamente raggiunti. A tal punto che mossi i pochi passi dalla stazione aquilana alle 99 cannelle, si chiude in conclave con gli alleati (Sigismondi-FdI, Bellachioma-Lega, Di Nino e Iampieri-Fi, Quagliariello-Idea, D'Ottavio-Azione politica) ritardando l'incontro con i cronisti di una mezzoretta.
Alla fine Marsilio lascia semiaperta una finestra, all'unica condizione che i due ritirino la candidatura. Manco per niente: la Scoccia, in serata, dice che va avanti, ritenendo gli attacchi nei suoi confronti «sessisti e razzisti». L'Udc, dunque, è sostanzialmente fuori dall'alleanza, con che conseguenze si vedrà poi. Il tema, ovviamente, è centrale. «C'è una sola possibilità di rientrare in coalizione dice Marsilio Ritirare le candidature contestate. Sarebbe un segnale di buon senso, altrimenti si assumeranno la responsabilità di una scelta conflittuale. Mi spiace per le persone perbene, loro per prime ingannate da un comportamento stupido e infantile di chi pensa ci sia spazio per giochetti e piccoli imbrogli».
I TEMI
Al tavolo la coalizione è, significativamente, compatta. Marsilio esalta l'aspetto della coesione e annuncia la presentazione alla cittadinanza tra sette a giorni, al Circus di Pescara, alle 10.30. Poi dice che la regione «è stata devastata dal malgoverno di centrosinistra», da un «capitano (D'Alfonso, ndr) che ha abbandonato la nave», il che provoca l'ilarità di Bellachioma («Di capitano ce n'è solo uno»). Ne ha per il Pd («Nascondono persino il simbolo») e per i Cinque Stelle («non hanno lasciato alcun segno in Regione, inconsistenti e banali»). Al contrario il centrodestra vuole puntare «sulla solidità e sul radicamento degli amministratori».
Quattro i pilastri: «Garantire il benessere della persona, valorizzare il Made in Abruzzo, difendere il territorio dalle sue vulnerabilità, modernizzare le infrastrutture». Immagina, Marsilio, «un Abruzzo in cui figli non debbano scappare, una terra segnata da una crescita felice», attraverso la sua esperienza pregressa «come valore aggiunto nei tavoli che contano». «I ritardi nella candidatura e il caso Udc? No, il centrodestra non è il mio peggior nemico, non siate così maliziosi. Ora si guarda avanti» chiude Marsilio, smorzando le polemiche.

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