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Pescara, 24/07/2024
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Data: 15/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Gommeur, il testimone in aula «Così bloccai oltre 20 fatture». Una cosa è certa e l'ha confermata l'allora responsabile del deposito Arpa di Teramo: terminato il contratto con Gommeur «i costi si sono più che dimezzati».

Entra nel vivo il processo sulla presunta truffa di pneumatici e cerchi ai danni di Atac ed ex Arpa. Imputati sono i vertici del gruppo Ettorre di Notaresco, i coniugi Francesco Massi ed Evelina Ettorre e il figlio Enrico, nell'ambito della cosiddetta inchiesta Gommeur che per una questione di economicità del processo è stata separata in due tronconi, l'altro riguarda reati fiscali. In aula, ieri, è stato l'allora responsabile del deposito Arpa di Teramo, l'ingegnere Raffaele Ambrosini, nominato a marzo del 2014, a confermare che in pochi mesi bloccò oltre 20 fatture sospette di pagamento alla Gommeur per cambio cerchi e pneumatici nonostante fossero accompagnate dalle cedole «perché ha precisato non mi risultavano le rotture». Fu lui stesso a verificare i mezzi dell'allora Arpa. E' singolare come Gommeur facesse sempre riferimento a frenate brusche per la sostituzione degli pneumatici. «Io sapevo che quel mezzo aveva l'abs ha spiegato - e che quindi una frenata brusca non poteva danneggiare una ruota e così ho controllato personalmente, mettendomi alla guida e tutto funzionava». Ma in base al contratto full service la Gommeur avrebbe comunque dovuto avere un'autorizzazione con ordine di lavoro prima delle sostituzioni fuori capitolato, cosa che non succedeva prima dell'arrivo di Ambrosini. Una cosa è certa e l'ha confermata l'allora responsabile del deposito Arpa di Teramo: terminato il contratto con Gommeur «i costi si sono più che dimezzati».

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