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Pescara, 24/07/2024
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Data: 15/01/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Cesa: quattro fascistelli non mi piegano. Veto su Scaccia e Olivieri: il leader Udc rompe il silenzio accusando la Lega. E Rotondi annuncia clamorose rivelazioni. E Marsilio cancella dai manifesti il simbolo dell'Udc-Dc e Idea

PESCARA La rottura tra la coalizione di centrodestra e la lista Udc-Dc e Idea è diventata insanabile. Lo dimostra la dichiarazione pesantissima rilasciata ieri da Lorenzo Cesa, leader dell'Udc, al vicedirettore di Huffington Post, Alessandro De Angelis, che infatti scrive: «Cesa, al telefono, quasi urla: «Io ho una dignità, non mi faccio piegare da questi quattro fascistelli che stanno nella Lega». Una frase che il presidente del partito che ha candidato sia Marianna Scoccia, sindaco di Prezza e moglie di Andrea Gerosolimo, sia Mario Olivieri, non ha smentito. E che Gianfranco Rotondi ha ritwittato facendola propria non nella forma ma nella sostanza. Il veto della Lega, ufficializzato dal candidato presidente Marco Marsilio, sui due candidati da loro ritenuti collegati direttamente e indirettamente al centrosinistra, ha quindi spaccato definitivamente l'alleanza. Ed ha portato anche Rotondi, leader Dc che sabato sarà a Pescara insieme a Cesa, a dichiarare al Centro che gli ex alleati «sono ridotti come i comunisti che dissero: non compriamo niente alla Standa per boicottare Berlusconi. Sono cose che non hanno senso. Io parlerò sabato in conferenza stampa», annuncia Rotondi, «e svelerò degli inediti che sposteranno la campagna elettorale tutta sulla Dc. Tecnicamente la lista si chiama Democrazia Cristiana perché il primo nome è il nostro, e non c'è modo di separare i destini di un voto dato alla Dc da Marsilio. Che lui ne voglia tenerne conto oppure no. Ma sabato vi svelerò delle cose di cui parlerà tutta la stampa nazionale e sull'Abruzzo accenderemo i riflettori», ribadisce Rotondi che poi esprime due giudizi: «Io non conosco la signora Scoccia che è oggetto della polemica, ma le sue dichiarazioni mi convincono che è un'ottima candidata. Semmai prima avessimo avuto delle perplessità dopo tutto ciò che è accaduto sono più che convinto che debba restare in lista». E poi passa alla Lega: «Verso Bellachioma non uso espressioni offensive, perché devo dire che personalmente lo stimo. Anzi tra i molti leghisti che conosco Bellachioma è uno dei più intelligenti e dei più aperti. Magari in questa occasione ha fatto delle affermazioni che gli venivano chieste. Ma questo lo svelerò sabato». Facendo quindi intendere di conoscere retroscena esplosivi. Rotondi conclude con un'elegante stilettata: «Tutto sommato», dice, «Bellachioma e gli altri della colazione ci hanno fatto un piacere. Noi avevamo confermato l'alleanza solo per rispetto degli elettori abruzzesi. Altrove, per esempio in Campania, un accorda del genere non ci sarebbe mai stato e non ci sarà. Mettendoci alla porta ci risolvono un problema: quello di spiegare ai nostri elettori un'alleanza che non ci appartiene».

E Marsilio cancella dai manifesti il simbolo dell'Udc-Dc e Idea

PESCARA La ritorsione politica del centrodestra è scattata subito. Dal post con cui il candidato presidente, Marco Marsilio, annuncia la grande convention che si terrà domenica prossima a Pescara, è sparito il simbolo della lista Udc-Dc-Idea.Detto fatto. Marsilio aveva dichiarato due giorni fa che la lista con Marianna Scoccia e Mario Olivieri era fuori dalla coalizione del centrodestra. E la minaccia è stata subito messo in atto: nel suo post infatti compaiono solo Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Azione politica. Per di più, il centrodestra ha deciso di cambiare luogo della convention prevista per le 10,30 di domenica. All'inizio, infatti, Marsilio aveva detto che si sarebbe fatta al Circus. Invece si farà nel padiglione Becci del Porto turistico, cioè nello stesso posto in cui il competitor Giovanni Legnini ha radunato i 162 sindaci d'Abruzzo. Così il centrodestra lancia anche la sfida delle platee. Intanto Marsilio continua a battere a tappeto l'Abruzzo. Ieri è stato in Val di Sangro. «La visita in alcune aziende del territorio», ha detto, «ha messo in evidenza che, come avevo già avuto modo di constatare nella Marsica, il tessuto imprenditoriale ed economico regionale merita un'attenzione molto più ampia di quella che ha avuto negli ultimi decenni. Se non si è capaci di capire la realtà esistente, salvaguardare le imprese che funzionano e saper guardare oltre, verso il futuro, offrendo tutti quei servizi che la Regione deve essere in grado di mettere a disposizione, significa voler male all'Abruzzo, non tutelare i suoi cittadini. A livello infrastrutturale», ha tra l'altro aggiunto che «è importante pensare di garantire un servizio ferroviario per pendolari da Fossacesia e da Castel di Sangro alla Zona industriale nonché coprire con la banda ultralarga l'intera Zona industriale che ne è sprovvista». Oggi Marsilio sarà a Chieti dove alle 10 incontrerà il rettore dell'Università D'Annunzio, Sergio Caputi; alle 11 sarà alla presentazione della candidata di Forza Italia, Carla Di Biase; alle 17.45 della candidata della Lega Annalisa Bucci e alle 19 dei candidati Fdi Antonio Tavani e Monia Scalera.

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