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Data: 19/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Abruzzo verso le regionali - Sisma, è scontro tra 5 Stelle e Marco Marsilio

L'AQUILA Giovanni Legnini che presenta il suo programma oggi all'Aquila. Raffaele Fitto che annuncia, sempre per il capoluogo, la prima applicazione pratica della federazione tra Fratelli d'Italia e Direzione Italia. Il leader di Idea, Gaetano Quagliariello, che chiude il caso Udc: «Dalla presentazione delle liste, domenica, ripartirà la collaborazione». Sono giorni cruciali e intensi, questi, per la campagna elettorale. Con tensioni spesso inattese. Come ieri sera, quando la consigliera grillina del XIII municipio di Roma Angelica Ardovino, in un post di qualche giorno fa, reso noto dalla stampa nazionale ieri, ha dato dei «somari» agli abruzzesi che non voteranno Sara Marcozzi e del «buffone» a Silvio Berlusconi, reo di aver costruito «palazzine farlocche» e «pericolanti» dopo il sisma di dieci anni fa e augurando loro di passare l'inverno sotto la neve.
«Gli abruzzesi del terremoto 2009 non vivono in baracche - ha replicato Marco Marsilio, candidato presidente del centrodestra -, al contrario di quanto pensano gli esponenti del Movimento 5 stelle e di quanto dicevano e dicono pezzi del centrosinistra nostrano. Forse è bene ricordare ai candidati pentastellati e ai quadri del movimento che, grazie al governo di centrodestra, migliaia di aquilani hanno trovato accoglienza nel progetto Case e nei moduli abitativi provvisori e che nessuno è rimasto al freddo e al gelo sotto la neve, come con i governi di centrosinistra nel caso del secondo cratere, quello del 2016-2017». Restando nel centrodestra, ieri Raffaele Fitto è arrivato di buon mattino all'Aquila per benedire la candidatura di Guido Liris nelle liste di Fratelli d'Italia e l'adesione a Direzione Italia di tutto il gruppo consiliare di Insieme per L'Aquila. Un fatto che ha valenza extracittadina perché lo stesso Fitto lo ha definito come un primo passo dell'accordo con la Meloni che porterà dopo le Europee alla formazione di un soggetto politico unico.
SPACCATURA
Sia Fitto che Liris hanno smorzato le polemiche sulla spaccatura in seno a FdI (il gruppo consiliare sostiene Luca Ricciuti»: «Come per tutti i processi politici ha detto Fitto -, è evidente ci siano passaggi da trattare con attenzione: detto ciò, votiamo non in modo sovietico, per una persona, ma col proporzionale per una lista di candidati che dovrà favorire, qui come altrove, la costruzione di un progetto politico. A partire dalle Europee: personalmente, farò nel collegio del mezzogiorno ciò che Guido Quintino Liris sta facendo nel collegio aquilano per le europee. Resto convinto, comunque, che dobbiamo lavorare insieme: non sono interessato a enfatizzare divisioni». Lo stesso Liris ha detto a chiare lettere che «non c'è alcuna volontà di divisione» e che «le rivalità sono ridicole». Sul fronte dei centristi Quagliariello ha approfittato della presentazione dell'adesione dell'ex assessore regionale Mimmo Srour per smorzare il caso Udc: «Noi abbiamo detto con chiarezza che non siamo mai stati per la rottamazione degli uomini, siamo per la rottamazione delle cattive pratiche. C'è stata una cattiva pratica perché al di là di ogni cosa non si inseriscono i candidati (Scoccia e Olivieri, ndr) la notte prima. Ha fatto bene Marsilio a sanzionare la cosa. Ha avuto la nostra adesione. Ora questa vicenda si chiude, ci sono tanti candidati che sono parte lesa in questa vicenda e che devono riavere la loro dignità e il loro simbolo. Io sono convinto che da domenica, quando ci sarà la presentazione delle liste, la situazione tornerà a una fisiologica collaborazione tra tutte quante le liste».
Giovanni Legnini ha scelto L'Aquila, il Ridotto del Teatro Comunale, per la presentazione ufficiale del programma elettorale. Il candidato alla presidenza lo ha annunciato nel corso dell'inaugurazione del comitato elettorale di Pierpaolo Pietrucci e Patrizia Masciovecchio, nel capoluogo abruzzese, a Piazza Duomo. Legnini ha sottolineato di conoscere «la posta in gioco per questa città, sono sempre stato al vostro fianco, al governo, sia quando avevo la delega alla ricostruzione che quando non l'avevo. È giusto dirlo: nel 2013 era tutto bloccato, costruimmo la ripartenza, convincemmo il governo che la ricostruzione aveva bisogno della continuità finanziaria».

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