L'AQUILA «L'Abruzzo riparte dall'Aquila, dai comuni del cratere, dai cittadini e dalle imprese. La necessità di accelerare e completare la ricostruzione è un dovere inderogabile». Giovanni Legnini, candidato alla presidenza della Regione, presenta programma e candidati. Otto liste per una «coalizione allargata: 232 candidati, le donne sono il 44%, liste che rappresentano la società civile, il mondo dell'impresa, della cultura, della formazione, del lavoro, delle professioni». Legnini è arrivato al ridotto del Teatro comunale, alle 10,50, dopo aver inaugurato il comitato elettorale di Americo di Benedetto ed Emanuela Iorio, del Passo possibile, nella vicina via Verdi. Ad accoglierlo, per la presentazione del programma elettorale della coalizione di centrosinistra, candidati, simpatizzanti e molti nomi noti della vita civile e politica.CENTO MISURE. Sul palco per illustrare «i contenuti di una proposta credibile, ambiziosa e trasparente», Legnini ha messo in fila le priorità di governo: «Le nostre parole d'ordine sono lavoro, ambiente pulito, salute. Dentro questi macro-obiettivi», ha detto, «confluiscono le cento misure che abbiamo immaginato per la crescita dell'economia e delle imprese innovative, sostenere l'accesso al credito e creare opportunità di impiego. Vogliamo guardare al futuro riformando in profondità l'istituzione regionale che deve essere autorevole, efficiente, capace di esercitare una potestà legislativa improntata a criteri di economicità e trasparenza». E, poi, il principio di legalità «come leva per lo sviluppo del sistema economico e collante della comunità regionale». LOLLI GLI STA ACCANTO. A fare da padrone di casa è stato il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, che ha aperto l'incontro ribadendo come «governare l'Abruzzo sia una cosa complicata, che non può essere affidata a sprovveduti e casuali. Bisogna conoscere i problemi, i drammi del lavoro, di chi rischia di perderlo o l'ha perso, di chi è stato colpito dal terremoto. Può farlo», ha detto Lolli, «solo la persona più importante e autorevole che abbiamo in questo momento, Giovanni Legnini. Non certo "un marziano in Abruzzo" o la versione abruzzese della Raggi». A seguire, gli interventi di Luciano D'Amico, coordinatore del programma della coalizione, Dora Bendotti, assessore alle politiche sociali di Lanciano, Peppe Ranalli, imprenditore, di Mauro Di Dalmazio, e dei candidati Daniela Palladinetti e Cristina De Dominicis.TANTI VOLTI NOTI. Una platea eterogenea, come nello spirito della coalizione che sostiene Legnini, con parecchi volti noti, rappresentanti della società, ex politici. Presenti gli ex sindaci dell'Aquila Antonio Centi, presidente dell'Isa, e Massimo Cialente, il primo a gridare «Viva Giovanni», all'ingresso di Legnini; il direttore generale della Regione, Vincenzo Rivera, l'onorevole Stefania Pezzopane, il consigliere regionale, Pierpaolo Pietrucci, il presidente del Consiglio, Giuseppe Di Pangrazio, il sindacalista Cgil, Umberto Trasatti. Tra i sostenitori anche il direttore della Cna, Agostino Del Re, l'ex segretario generale della Camera di commercio dell'Aquila, Francesco Prosperococco, il direttore dell'Api, Massimiliano Mari Fiamma e Alfonso D'Alfonso, candidato, presidente della Dmc Gran Sasso, e Giampaolo De Rubeis, oltre a una folta schiera di candidati. Il più giovane, Francesco Di Felice, 22 anni, di Vittorito. UNA STORIA INSIEME. Tutto fuorché una lista della spesa. Legnini ha parlato di «cornice valoristica», dentro cui inserire «una storia da scrivere insieme», lo slogan della coalizione. «Un programma condiviso, non dettato a tavolino, ma ascoltando le sensibilità del mondo produttivo, delle professioni e dell'associazionismo. L'unico scritto in Abruzzo, anziché a Roma o a Milano». Pochi e precisi messaggi di riferimento, riprodotti sui cubi in bella vista sul palco. «Bisogna sanare le ferite del nostro territorio e per questo vogliamo ripartire dall'Aquila e dal cratere, da una ricostruzione che non può subire rallentamenti. I 6 miliardi e 200 milioni che siamo riusciti a ottenere nel 2014», ha ricordato Legnini, «voi come territorio, io come rappresentante del Governo, si esauriranno nell'arco dei prossimo biennio. Non vorrei che nel 2020 ci si dimenticasse della ricostruzione». PRINCIPI E VALORI. Tra le priorità il rilancio dell'economia e dei borghi, rete infrastrutturale, riprogrammazione dei fondi europei, sostegno alle imprese, accesso al credito. «La seconda condizione prioritaria», ha evidenziato, «è la qualità del livello di organizzazione della Regione che, nel corso degli anni, ha viaggiato a fasi alterne, con un'eccessiva autoreferenzialità, in alcuni momenti. Non lo possiamo consentire. Intendiamo promuovere una riforma di sistema per l'ambiente, i rifiuti, la sanità, l'edilizia residenziale». RIFORMA REGIONALE. Legnini ha annunciato di voler procedere a «una riforma della struttura amministrativa della Regione, compresi gli enti strumentali, in funzione dell'attribuzione a ciascuno delle proprie competenze. Vogliamo accrescere la fiducia dei cittadini verso l'istituzione regionale». Altri punti su cui focalizzare l'attenzione sono l'ambiente con «l'Abruzzo regione verde d'Europa, la vocazione all'innovazione sancita dalla Carta di Pescara, il turismo e la cultura». E, poi, il lavoro «una priorità assoluta in una regione seconda, in Italia, per la presenza di multinazionali. Come diceva il presidente Sandro Pertini», ha ribadito Legnini, «i giovani non hanno bisogno delle prediche degli anziani, ma di onestà e limpida condotta. Sul tema della sanità abbiamo recuperato un gap, uscendo dal commissariamento: adesso assumeremo medici, tecnici e infermieri, riorganizzeremo la rete ospedaliera incrementando i servizi territoriali». IL NOSTRO SOGNO. «Vogliamo una regione ambiziosa, che vola alto per risolvere i problemi. Un Abruzzo che, con lavoro, passione, trasparenza e onestà, parli ai giovani, alle imprese, agli operatori turistici, ai formatori in un'ottica di crescita complessiva ed eterogenea. Una regione che guarda con attenzione al futuro». Ha preso in prestito le parole del presidente americano Franklin Delano Roosevelt, Legnini per lanciare, tra gli applausi, la sfida alla presidenza della regione: «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. Noi ci crediamo». L'AGENDA DI OGGI. Dalle 9 alle 10 di oggi Legnini sarà a Guardiagrele, alle 11 a Raiano, e a seguire a Pratola Peligna. Alle 14.30 si sposterà a Campotosto, alle 15.30 sarà a Capitignano, e alle 16.30 a Cagnano Amiterno. Alle 17.30 incontrerà i cittadini di Montereale e alle 19 quelli di Scoppito.