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Pescara, 23/11/2024
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21/01/2019
Il Centro
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Legnini: le aree interne priorità della mia giunta. La giornata, iniziata a Guardiagrele, si è conclusa a Scoppito passando per i comuni terremotati come Campotosto, Capitignano e Montereale |
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PESCARA Erano stati in parte risparmiati dal terremoto del 2009, ma a metterli davvero in ginocchio è stata la devastazione prodotta dal sisma del 2016, che ha raso praticamente al suolo Amatrice. Sono i centri dell'alta Valle dell'Aterno, visitati ieri pomeriggio da Giovanni Legnini, che ha dedicato la giornata domenicale alle aree interne dell'Abruzzo, dalla Maiella alla Valle Peligna, fino, appunto, ai paesi di Campotosto, Capitignano, Cagnano Amiterno, Montereale e Scoppito. «Questa giornata», si legge sulla pagina Facebook del candidato governatore, a capo di una coalizione eterogenea formata da otto liste, «l'ho dedicata alle aree interne dell'Abruzzo, dalla Majella alla Valle Peligna, fino all'alta Valle dell'Aterno. Qui sono a Campotosto, vicino al lago ghiacciato», dice, e mostra un panorama da fiaba, con il lago e i boschi ricoperti dalla neve. Accanto alla poesia, però, le difficoltà di chi vive in quelle zone che storicamente risentono dei collegamenti difficili con il capoluogo. «Le aree interne non sono un "problema" o un settore tra i tanti», scrive Legnini, «ma devono interessare tutte le politiche regionali, dalla sanità alla scuola, dalle strade alle infrastrutture digitali, dall'ambiente al turismo e all'agricoltura. In tutte queste politiche le aree interne devono avere priorità. È l'unico modo per garantire la vita e il lavoro in questi territori. Questo è il nostro obiettivo, insieme al dovere di assicurare le ricostruzioni di vaste aree dell'Abruzzo interno». Già, perché a dieci anni dal sisma dell'Aquila, e a due anni e mezzo da quello di Amatrice, la ricostruzione in molte località è ancora una chimera. Il caso più eclatante è quello di Campotosto, con l'80% di case inagibili, dove perfino i collegamenti telefonici sono un problema. Per non parlare di internet. «Lo dico perché sono fortemente consapevole dei doveri che abbiamo verso queste popolazioni», prosegue Legnini, «essendo nato e cresciuto e avendo fatto il sindaco di un piccolo comune dell'interno. Questi non sono solo impegni di programma prioritari ma è quello che sento nel mio profondo».La giornata si è aperta a Guardiagrele. Poi Legnini si è spostato a Raiano e Pratola Peligna. «Ieri», ha detto, riferendosi all'evento di sabato scorso al ridotto del Teatro comunale dell'Aquila, «abbiamo presentato il nostro programma: è l'unico scritto in Abruzzo e dagli abruzzesi e non a Roma o a Milano, seguendo le logiche di spartizione della destra o le strategie di grandi comunicatori del Movimento cinque stelle». Le linee guida che hanno ispirato il documento di 150 pagine riguardano lavoro, ambiente pulito, salute. «Dentro queste grandi priorità, ha aggiunto l'ex vice presidente del Csm, «confluiscono le cento misure, le moltissime decisioni e le tante riforme che abbiamo indicato nel programma del nostro nuovo progetto politico. Vogliamo che queste tre grandi priorità siano accompagnate da due obiettivi fondamentali: garantire le ricostruzioni nei due crateri in tempi ragionevoli e completarle al più presto, riformare l'istituzione regionale, rendere la macchina amministrativa più efficiente e capace di dare risposte in tempi certi e con trasparenza», ha concluso. «Si tratta di obiettivi credibili, affidabili, verificati, frutto del confronto, dell'ascolto, della verifica concreta che abbiamo portato avanti in queste settimane».
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