PESCARA L'Istituto Quorum la scorsa settimana ha fatto un sondaggio tra i cittadini abruzzesi per vedere quali sono, tra i tre principali candidati alle elezioni regionali in Abruzzo del 10 febbraio, i più apprezzati in base a certe caratteristiche. Nel sondaggio, concluso il 17 gennaio, sono state intervistate 807 persone, rispettando le quote di sesso, età e provincia di residenza.Giovanni Legnini, il candidato dell'ampia coalizione di liste civiche alle quali si affianca il Pd, è considerato il miglior amministratore dal 21,1% dai cittadini abruzzesi, seconda arriva Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle, e terzo Marco Marsilio, il candidato del centrodestra (7,3%). C'è da precisare che Quorum, indipendentemente dalla nostra volontà, non ha compreso nei rilevamenti il quarto candidato presidente, Stefano Flajani per Casapound. Torniamo al sondaggio. Più vicina alla gente comune è Sara Marcozzi (18,1%), seguita immediatamente da Legnini (17,6%) in una situazione di sostanziale parità di apprezzamento; molto più staccato Marco Marsilio (8,1%). Situazione di parità che si conferma anche per quanto riguarda l'onestà: il 13,1% degli abruzzesi considera Legnini come il più onesto, il 12,1% pensa invece che sia Marcozzi, solo il 6,3% ritiene invece che sia Marco Marsilio.Le cose cambiano invece quando si parla di autorevolezza: il candidato che è ritenuto più capace di dare forza e autorevolezza all'Abruzzo nei confronti del resto d'Italia è sicuramente, secondo gli abruzzesi, Giovanni Legnini (21,0%). Sara Marcozzi è la seconda, ma molto staccata (11,7%), terzo Marco Marsilio con appena l'8,7%. Sara Marcozzi, che non a caso è la candidata del Movimento 5 Stelle, è colei che può meglio impersonare il cambiamento nell'Abruzzo (17,6%), staccando Giovanni Legnini (13,9%), mentre Marsilio rimane sempre terzo (9,6%).Per concludere, Giovanni Legnini è nuovamente visto come il candidato di gran lunga più autonomo e indipendente dai partiti (21,0%), seguito a distanza da Sara Marcozzi (11,7%) e Marco Marsilio (8,7%). C'è infine da considerare, osservando le tabelle in alto diffuse da Quorum, che è alta in Abruzzo la percentuale di cittadini che hanno risposto con un "non so". Un dato che sfiora o supera il 40 per cento e che, in un caso, quella riferito alla domanda sull'onestà, va oltre il 50 per cento. L'ultima annotazione da fare è quella sul margine di errore che Quorum calcola su un meno o più 3,5 per cento. Il metodo usato per il rilevamento è definito con l'acronimo Cati che sta per computer assisted telephone interviewing, e indica «una modalità di rilevazione diretta di unità statistiche realizzata attraverso interviste telefoniche, dove l'intervistatore legge le domande all'intervistato e registra le risposte su un computer, tramite un apposito software».