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Pescara, 23/07/2024
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Data: 26/01/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Marcozzi: fondi Ue e acqua per rilanciare l'agricoltura. La candidata presidente ad Avezzano con il sottosegretario Alessandra Pesce «Determinante sarà la rimodulazione delle risorse finora sotto utilizzate»

AVEZZANO Agricoltura di qualità in un ambiente sano, per il rilancio di un settore di prima importanza della regione verde d'Europa, attraverso la rivoluzione organizzativa del dipartimento, la rimodulazione delle risorse del Piano di sviluppo rurale, un confronto costruttivo con le imprese al tavolo verde, il marchio di qualità Abruzzo e lo sviluppo di una filiera produttiva delle birre artigianali. Sara Marcozzi sceglie Avezzano, cuore del Fucino, dove nel settore agricolo operano oltre mille imprese, con più di diecimila occupati, (26mila in Abruzzo) per svelare il programma a 5 stelle per «dare la svolta» in un settore vitale per l'economia regionale. LA SVOLTA. «Nel 2017», ha sottolineato la candidata presidente, con al fianco sottosegretario di Stato all'agricoltura, Alessandra Pesce e il consigliere Gianluca Ranieri, «l'occupazione in agricoltura ha subito una flessione dell'1,4%, con un saldo commerciale agricolo in negativo. Alla base di questi risultati negativi c'è la pessima gestione dei fondi del Psr sul quale si dovrà intervenire prima possibile per evitare il disimpegno dei finanziamenti Ue». «Andremo a Bruxelles, anche con il cappello in mano, ovviamente se vinciamo le elezioni, per la rimodulazione, mentre per le risorse post 2020 attiveremo un confronto a tutto campo con le imprese per sostenere sviluppo e lavoro». FUCINO DA IRRIGARE. Nella trasferta in terra marsicana, a 2 passi dall'orto d'Italia, la Marcozzi ha auspicato una moltiplicazione dei fondi per realizzare la rete su tutta la piana del Fucino. «I 50 milioni del Masterplan sono insufficienti», ha sottolineato, «per coprire l'intera area ne servono oltre 200. Se, e quando andremo in Regione, rimoduleremo il Masterplan dove sono stati stanziati finanziamenti per opere che non servono come le vasche di laminazione sul fiume Pescara e la funivia di Chieti». I DEPURATORI. Altra priorità del M5S: la rete dei depuratori. «L'Abruzzo è un tesoro da valorizzare», ha aggiunto il sottosegretario, Alessandra Pesce, «occorre operare in sinergia, scardinare la diceria che l'agricoltura è un settore arretrato, e investire in ricerca, innovazione e formazione per migliorare produzione e qualità della vita. Il Psr è un'opportunità eccezionale per sviluppare la regione: dobbiamo finalizzare al massimo le risorse».« A Bruxelles non si improvvisa. Il settore della politica agricola comunitaria assorbe il 38% delle risorse: il nuovo piano di sviluppo rurale post 2020 è vitale». LAVORI IN CORSO. In cima alla lista del M5s c'è la valutazione delle capacità operative del dipartimento agricoltura colmando le posizioni organizzative vacanti e potenziando la struttura. Evitare nuovi bandi che richiedono tempi lunghi, rimodulare l'attuale programmazione eliminando le misure non prioritarie. Creare una task-force di funzionari della Regione, di Agea e dei centri di assistenza agricola per superare le criticità derivanti dalle domande a superficie. Anche sul versante sviluppo e pesca il M5s punta alla riorganizzazione e al potenziamento del dipartimento inserendo nuove professionalità agrarie, forestali e zootecnche. INFORMATIZZAZIONE. Qui, il M5S punta a realizzare un sistema per la gestione tecnologica delle procedure per l'attuazione, sorveglianza e valutazione della programmazione in ambito Psr.POLITICHE DI FILIERA. Per ridare forza ai produttori, anelli deboli nella filiera delle vendite, il M5S punta a favorire processi aggregativi delle imprese con l'obiettivo di aumentare il reddito e la competitività in campo nazionale e internazionale, puntando anche sui marchi di qualità. Eccellenze da mettere in rete con l'offerta turistica e ambientale. BIRRA ABRUZZESE. La via della birra. Negli ultimi 15 anni in Abruzzo si sono sviluppati 11 beer firm; 10 brew pub; 23 birrifici. In Italia, invece, si contano 342 beer firm; 162 brew pub; 605 birrifici. La proposta grillina per far crescere il settore è quella di incentivare le aziende agricole che producono cereali e luppoli da impiegare nella birra con marchio di qualità regionale. SALVARE IL SUOLO. Infine c'è lotta al consumo del suolo e un'azione mirata a ristabilire il giusto equilibrio nel campo della fauna selvatica. «Il nostro programma di governo», ha chiosato Marcozzi, «punta sul confronto costante con i lavoratori e sul dialogo per trovare le soluzioni per il bene degli abruzzesi. Faremo costante ricorso al "Tavolo verde" che rappresenterà un momento di approfondimento ed esame delle problematiche del settore agricolo e agroindustriale. A questo si aggiunge la volontà di valorizzare le realtà abruzzesi, puntando sui marchi di qualità e sul Marchio Abruzzo, e aiutando i piccoli produttori che hanno bisogno di una politica attenta per competere sul mercato con le grandi marche. Per valorizzare i prodotti della nostra terra e renderli identificabili, vogliamo creare la Birra d'Abruzzo, un marchio che avrà lo scopo di sviluppare la filiera della produzione della birra artigianale».

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