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Data: 27/01/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Abruzzo verso le regionali - Berlusconi: Marsilio il candidato giusto. Il leader di Forza Italia all'Aquila. Si commuove davanti alle case costruite da lui e attacca il governo M5S: spero che cada

L'AQUILA Sceglie L'Aquila il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, per annunciare il suo ritorno in politica. Lo fa in un giorno particolare: il 25° anniversario della fondazione di Forza Italia. Dal palco dell'auditorium dell'Ance, stracolmo di candidati, militanti e simpatizzanti, lancia un anatema contro il Governo e contro i grillini «che hanno le stesse idee dei comunisti, ma sono sprovveduti. Rispetto alla sinistra di un tempo, non hanno nessuna competenza e non hanno mai lavorato, non sanno cos'è la pubblica amministrazione. Mi auguro che questo Governo cada ogni giorno che arriva», dice tra gli applausi.È un Berlusconi commosso, quello che raccoglie l'abbraccio degli aquilani e dei residenti del progetto Case di Sant'Antonio, dove arriva verso le 14 per una breve visita alla famiglia di Pino Ussorio, ex capogruppo di FI in consiglio comunale e cognato dell'ex sindaco Pd, Massimo Cialente. Accompagnato dal candidato alla presidenza della Regione, Marco Marsilio, Berlusconi invita «ad un'inversione di marcia, in Abruzzo. Avete il miglior candidato possibile», le sue parole.Una giornata intensa, iniziata con l'arrivo nella sede dei costruttori alle 11,40. Poi, la visita nelle new town per sincerarsi dello stato di manutenzione dei 4.500 alloggi che dopo il sisma del 2009 ospitarono oltre 20mila sfollati.«Ho dentro di me un ricordo che non finirà mai di quei giorni del terremoto», le parole del presidente.
DI NUOVO IN CAMPO. Seduto accanto al senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia e a Marsilio, Berlusconi mostra con orgoglio la spilla dorata che spicca sul blazer blu. Porta inciso lo stemma di 25 anni di FI.«La mia commozione non è solo per essere qui dopo tanto tempo», afferma, «ma perché questa è una giornata di festa per Forza Italia. Nel 1994 scesi in campo contro il pericolo comunista. Di fronte al pericolo del Movimento cinque stelle, ho deciso di rimettermi in gioco, con energia ed entusiasmo, perché queste elezioni diano un segnale netto su chi sono davvero questi grillini. Sono spaventato dalla loro ferocia giustizialista. Siamo garantisti e continuiamo ad esserlo», ha, poi, commentato sull'autorizzazione a procedere nei confronti del vice premier leghista, Matteo Salvini.
RATTRISTATO PER L'AQUILA. «Perché non sono più tornato all'Aquila dopo la fine del nostro Governo? Perché temevo di essere troppo rattristato dal dover constatare che non era continuata la nostra opera di ricostruzione. Ho temuto che ci fossero delle manifestazioni che, mi si assicurava, erano ben organizzate da parte della sinistra che voleva sminuire quello che avevamo fatto. Ci accusavano persino di non aver raccolto le macerie nelle strade. Noi stavamo facendo anche questo, con il nostro genio militare, quando una delibera della maggioranza di sinistra che guidava la città ci impose di arrestare l'opera di raccolta, stabilendo l'affidamento a società locali, per dare implementazione e ripresa alla loro attività».
IL METODO SILVIO. È tornato più volte sul discorso del progetto Case, Berlusconi, galvanizzato dalla platea che lo incitava al grido di "Forza Silvio. Sei tutti noi"! «Non è vero che le case sono costate troppo», ha sottolineato, «abbiamo fatto un primo piano di contatto con il suolo assolutamente sicuro. E, poi, abbiamo adottato il "metodo Silvio": quello di far lavorare 3 gruppi di persone, 8 ore al giorno, anche il sabato e la domenica per consegnare la prima casa dopo 4 mesi. Pensai che il lavoro sarebbe stato completo solo riempiendo le case di tutto ciò che serviva per vivere».
TORRONE E VINO ABRUZZESI. Il torrone Fratelli Nurzia, consegnato a Berlusconi da Natalia Nurzia, e realizzato con un'ostia che riporta lo stemma di Forza Italia, il rosone di Collemaggio, dono del presidente del consiglio comunale dell'Aquila, Roberto Tinari, e due bottiglie di vino, omaggio di Stefania Pepe. Berlusconi ha gradito molto i regali arrivati dalla terra d'Abruzzo e ha tenuto «a ringraziare con particolare affetto tutti i presenti». In sala, oltre a molti candidati alle prossime elezioni regionali del 10 febbraio, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il deputato, Antonio Martino, l' ex parlamentare, Paola Pelino, e una folta rappresentanza del mondo dell'associazionismo, il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone con la figlia Antonella, il direttore regionale di Confcommercio, Celso Cioni, il presidente dell'Ance della provincia dell'Aquila, Adolfo Cicchetti, i costruttori teatini Federico e Paolo De Cesare. Si è fatto vedere, per un veloce saluto, anche il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.
DIMINUIRE LE TASSE. Meno tasse sulle famiglie, sulle imprese e sul lavoro, più produzione e più soldi che entrano nelle casse dell'Erario, la ricetta di Berlusconi, che ha indicato le priorità per l'Abruzzo: allungamento della pista dell'aeroporto di Pescara, valorizzazione delle stazioni sciistiche, miglioramento delle infrastrutture e dei trasporti e la creazione di una cabina di regia per l'utilizzo dei finanziamenti europei.
DALLA FAMIGLIA USSORIO. Berlusconi è tornato nelle "sue case", per una visita alla famiglia Ussorio. «Ha voluto sincerarsi dello stato di manutenzione delle abitazioni», raccontano Gabriella Baliva e il marito Pino, «il presidente è stato gentilissimo e premuroso, ma si è detto rammaricato perché la ricostruzione della città non è ancora stata completata».Berlusconi si è affacciato dal balcone per salutare la folla: «Mi raccomando fate i bravi, votate Marsilio. È in gamba e attuerà il nostro programma di governo», l'invito agli aquilani. «Presidente, lei è un genio: è riuscito a darci una casa provvisoria in pochi mesi», le parole di Carmela Festa, 72 anni, che riesce a bloccare Berlusconi per un saluto. In serata, cena al Baco da Seta.

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