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Pescara, 23/07/2024
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Data: 30/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autobus, caccia ai furbetti uno su due senza biglietto. Tra i motivi ci sono anche le difficoltà nel poter comprare i titoli di viaggio

«La provincia di Teramo ha quasi il record nazionale di evasione tariffaria». «Biglietti introvabili, biglietterie chiuse, controlli inesistenti. Risultato: corse gratis e bilanci in rosso». Anche per questo la Filt-Cgil ha indetto lo sciopero Tua per 4 ore per il primo febbraio prossimo. A bordo dei pullman, in certe zone della Vibrata, solo un passeggero su due adempie al proprio dovere acquistando il biglietto, a dispetto dell'oltre il 30% del resto del territorio. Un dato molto critico, quello del trasporto pubblico su gomma ma che interessa anche quello su ferro, che è alla base di una situazione sempre più incancrenita per una miriade di concause. La Filt-Cgil non chiede la luna «ma solo come si fa nel mondo». Per mettere un freno al bus gratuito sollecita che «per cominciare ai faccia prevenzione e controlli dunque al capolinea dove s'incarrozza il 70% degli utenti» rendono noto il segretario Abruzzo-Molise, Franco Rolandi, e Luigi Scaccialepre. E anche se partono le sanzioni, quelle effettivamente riscosse sono un terzo (7.700 su 21 mila). Inoltre la piattaforma di vendita non rende: gli stessi tabaccai hanno un aggio minimo, quasi indifferente sulle vendite dei biglietti.
«A bordo segnala Aurelio Di Eugenio non tutti hanno un'emettitrice così solo nella zona metropolitana di Pescara-Chieti l'evasione ammonta a 1,8 mln di euro annui per un buon 30% dei passeggeri, qui parliamo di percentuali altissime come un po' dappertutto». «I cittadini ormai non sono più in grado di acquistarli gli fa il paio Rolandi pertanto è giusto che si cambi il sistema di distribuzione dei titoli di viaggio». Ma il segretario elenca tutta una serie di cause che hanno determinato questo tipo di risultato: «Mancata definizione della normativa aziendale verso gli addetti delle biglietterie e verso quelli della distribuzione dei titoli di viaggio». Oltretutto è carente anche l'armonizzazione degli orari di lavoro del personale ed alcune biglietterie, come nel caso di Giulianova, sono state o verranno chiuse se non soggette ad ulteriori limiti temporali nelle vendite.
Ma le motivazioni dello sciopero del primo febbraio riguardano anche la carenza di personale di guida e di condotta e scorta, come macchinisti e capitreno. Pesa anche il mancato espletamento del concorso per gli addetti alla manutenzione, il ricorso eccessivo ai contratti precari e l'aumento indiscriminato di prestazioni dello straordinario con le ferie residue ancora non godute. Così capita che si sopprimono servizi minimi senza che venga segnalato il disservizio all'utenza (stessa cosa per alcuni treni).
La Filt-Cgil ha anche quantificato la perdita economica per ogni lavoratore (circa 1800 euro) in base «alla mancata realizzazione di un trasporto pubblico di massa sulla strada Parco, le officine che non sono riorganizzate, accordi sottoscritti senza che siano stati applicati, la continua proliferazione di turni in violazione degli accordi vigenti e l'effettuazione dei servizi minimi (L'Aquila-Avezzano) da parte di altri vettori».
Il sindacato se la prende poi contro la politica degli annunci della Regione che aveva promesso 79 nuove assunzioni, il 7 febbraio del 2018; nuovi mezzi: ne sono arrivati solo 37 «un numero insufficiente» ed altro ancora. Poi il parco automezzi è definito vetusto, con molti bus ad euro 0, 1 o 2. La durata media è di 12-13 anni quando invece dovrebbe essere di 6-7 anni.
Infine si denota uno sbilanciamento verso l'area metropolitana Pescara-Chieti, «dove peraltro si registrano introiti maggiori, a discapito di altre aeree» chiude Rolandi.

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