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Pescara, 23/07/2024
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Data: 30/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Rigopiano, decreto ok arrivano dieci milioni

PESCARA Con il voto unanime di Palazzo Madama, è arrivato ieri il via libera del Senato all'emendamento sul decreto Semplificazioni che destina 10 milioni di euro alle vittime di Rigopiano, uno degli argomenti al centro della campagna elettorale per il voto delle regionali, utilizzato dai tre principali sfidanti con diverse argomentazioni e prese di posizione. Era stato il vice premier Matteo Salvini ad annunciare lo stanziamento delle risorse a favore delle vittime del resort di montagna travolto dalla valanga del 18 gennaio 2016. Lo aveva fatto durante il suo incontro alla prefettura di Pescara. La candidata del M5s, Sara Marcozzi, aveva invece sfilato assieme ai familiari delle vittime dell'hotel in occasione del secondo anniversario della tragedia. Durante la sua convention elettorale nel padiglione Becci del Marina di Pescara, il candidato del centrodestra, Marco Marsilio, aveva promosso una raccolta fondi in favore del padre di una delle vittime, Alessio Feniello, multato per aver portato dei fiori al figlio nella zona dell'hotel posta sotto sequestro. Giovanni Legnini aveva invece invitato tutti a non utilizzare la tragedia di Rigopiano per fini elettorali, scegliendo il silenzio.
QUIRINALE
Ma non si tratta dell'unico emendamento contenuto nel decreto Semplificazioni che interessa l'Abruzzo tra quelli rimasti in vita dopo la scure del Quirinale. Nella giornata di lunedì, il presidente Mattarella ne aveva infatti bocciati ben 62 degli 85 proposti dal governo giallo-verde, lasciandone in vita solo 23. Tra questi, oltre ai 10milioni destinati alle vittime di Rigopiano, è salvo quello sulle trivelle che sospende per 18 mesi le concessioni relative all'attività di ricerca di idrocarburi e aumenta di 25 volte i canoni di concessione. Anche questa una battaglia al centro della campagna elettorale per le regionali, con il ministro dell'Ambiente, Costa, che proprio a Pescara aveva annunciato di essere pronto a dimettersi se fosse stato costretto a firmare le nuove autorizzazioni. Poi, la mediazione di Palazzo Chigi portò a un compromesso tra Lega e M5s, con il blocco temporaneo delle concessioni e l'aumento di 25 volte dei canoni a carico dei concessionari (contro la richiesta di 35 volte avanzata inizialmente dai 5 stelle). In realtà, tra i 23 emendamenti al dl Semplificazioni salvati dal Quirinale, ce n'è un altro proposto dalla Lega e passato quasi inosservato ma che interessa molto da vicino l'Abruzzo: si tratta del nuovo regolamento sulle concessioni idroelettriche che introduce il principio della regionalizzazione. Con la norma approvata dalle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato, si stabilisce infatti che alla scadenza delle concessioni, e nei casi di decadenza o rinuncia, le opere idroelettriche diventano di proprietà delle Regioni. E c'è già chi si interroga su cosa potrebbe accadere con i bacini idroelettrici di Bomba, Campotosto, Casoli, Penne... Il rischio è infatti di aprire contenziosi enormi con colossi come l'Enel.
PRECEDENTI
Qualche precedente c'è già, quando la giunta regionale in carica, con delibera del 15 dicembre 2017, chiese al ministero per lo Sviluppo economico di annullare, per ragioni ambientali, il permesso di ricerche per la coltivazione di idrocarburi denominato Monte Pallano, proprio nel territorio di Bomba. L'emendamento al dl Semplificazioni consentirà adesso alle Regioni di assegnare le concessioni di grandi derivazioni idrogeologiche a operatori economici individuati attraverso l'espletamento di gare. Questo ove le stesse Regioni ritengano sussistere un prevalente interesse pubblico ad un diverso uso delle acque, incompatibile con il mantenimento dell'uso a fine idroelettrico. Ieri, intanto, full immersion di Giovanni Legnini tra i grandi insediamenti industriali della Val di Sangro. Una serie di incontri iniziati con la visita allo stabilimento Honda di Atessa e proseguiti tra i lavoratori della Honeywell, nelle aziende Taumar e Pelliconi, nei padiglioni del colosso Valagro e della Verindplast. Infrastrutture (c'è la Fondo valle Sangro da completare) e incentivi per l'innovazione le questioni segnalate.

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