ORTONA Incurante del freddo, Matteo Salvini si è scamiciato appena salito sul palco collocato in una piazza della Repubblica gremita, restando solo con una felpa con la vistosa scritta Italia. Un altro bagno di folla per il leader della Lega, quello di ieri sera a Ortona. «Dedico questa piazza a chi ci insulta e ci processa ha esordito Salvini tra gli applausi scroscianti -. Questa è l'Italia che mi interessa. Solo i matti della Lega possono fare un comizio al freddo il 30 gennaio, tra l'altro quando c'è la Juve che gioca. Quando mio figlio mi ha chiesto dove sarei andato stasera, gli ho risposto: Nella perla dell'Adriatico». E giù un'altra ovazione.
«Il 10 febbraio ha incalzato - potete fare la storia dell'Abruzzo, qui dove la sinistra ne ha fatte di tutti i colori. Il governatore si vergognava di quello che non ha fatto per cinque anni ed è scappato a Roma. Qui c'è bisogno di cambiamento, serietà, competenza. Vedere oggi file di centinaia di italiani all'Inps per riprendersi la loro vita e andare in pensione è motivo di orgoglio. Da Ortona giunga un abbraccio alla Fornero, a Monti e a tutti coloro che hanno rovinato la vita agli italiani». Immancabile l'accenno al caso Sea Watch: «Costi quello che costi difenderò i confini e la sicurezza degli italiani, su questo non cambio idea. Sea watch già aveva i suoi problemi, ha dovuto ricevere a bordo anche i parlamentari del Pd. Abbiamo tenuto duro, e stasera otto stati europei hanno detto ci pensiamo noi. Meglio tardi che mai. L'auspicio, ora, è che quando sbarcherà a Catania ci sia un procuratore o un giudice che verifichi se questi sono salvatori dell'umanità o complici di un traffico di esseri umani».
Prima di Salvini anche Marco Marsilio aveva sferrato un durissimo attacco all'ex governatore D'Alfonso: «Chissà quali clientele doveva soddisfare in quegli ultimi mesi, anziché dare agli abruzzesi la possibilità di avere un nuovo governo. E invece ha lasciato il suo vice a fare le ultime nomine, fatte di persone gratificate al di là di ogni merito, così hanno governato. Questo è quello che si meritano: piazze piene».
La sfilata dei big del centrodestra, intanto, sembra non conoscere sosta. A tal punto che Silvio Berlusconi, dopo l'atteso ritorno all'Aquila, culminato con la visita al Progetto Case che egli stesso aveva fatto edificare dopo il sisma del 2009, ha previsto addirittura una due giorni tra Pescara, Chieti e Teramo, in un vero e proprio tour elettorale. Il Cavaliere arriverà oggi alle 15.10 all'aeroporto di Pescara, dove sarà ricevuto dal coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano e dal vice, Antonio Martino. Da qui si trasferirà all'Hotel Sporting Villa Maria a Francavilla al Mare. Alle 18.30 è previsto un incontro alla Camera di Commercio di Chieti (largo Giambattista Vico) con il sindaco di Umberto Di Primio (Forza Italia), i rappresentanti delle associazioni di categoria, del volontariato e degli ordini professionali.
Domani mattina, alle 10.30, Berlusconi visiterà l'azienda Baltour di Teramo. Poi, tra le 11.30 e le 12, incontrerà i rappresentanti di categoria alla Camera di Commercio di Teramo. Alle 18.30, infine, il rientro a Pescara con un incontro pubblico che si terrà al padiglione Becci del Porto Turistico. Almeno oggi con il Cavaliere non ci sarà Marco Marsilio, il candidato presidente del centrodestra, che ha messo in programma una visita, approfondita, nei territori dell'Aquilano che sono alle prese con le difficoltà della ricostruzione post terremoto. «Tra le priorità del mio programma c'è questo tema» ha fatto sapere ieri Marsilio. In compagnia del vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia, Marsilio visiterà i paesi di Campotosto e Montereale, incontrando i rispettivi sindaci, Luigi Cannavicci e Massimiliano Giorgi. Poi sarà a Calascio, dove insieme al sindaco Ludovico Marinacci è in programma una camminata alla Rocca.