Iscriviti OnLine
 

Pescara, 23/07/2024
Visitatore n. 738.553



Data: 31/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il ministro Grillo e Marcozzi «No al project per l'ospedale»

CHIETI Direttori generali delle Asl scelti con trasparenza fra coloro che hanno ottenuto risultati quando sono stati chiamati a gestire, no al project financing per costruire nuovi ospedali ma utilizzo dei fondi pubblici, 228 milioni per l'Abruzzo che già ci sono, con netta stroncatura per il project che riguarda Chieti. E ancora: riduzione delle liste d'attesa, lotta agli sprechi, reiternalizzazione dei servizi, una sanità fruibile da tutti, e non solo da chi ha un santo in paradiso, ridefinizione del ruolo degli erogatori privati ritenuti imprescindibili, disponibilità a rivedere la rete ospedaliera. I temi generali si sono intrecciati alle problematiche della sanità abruzzese nella visita fatta ieri dal ministro della salute Giulia Grillo che è stata a Chieti a sostegno della candidatura di Sara Marcozzi a presidente della Regione, presenti i consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Domenico Pettinari. «Si è tagliato senza prevedere misure come il potenziamento della medicina del territorio e dell'emergenza urgenza ha detto Marcozzi». E ancora: «La sanità è stata usata dalla politica come un bancomat e spesso appaltata al privato per aggirare i concorsi e controllare di fatto le assunzioni: non mi riferisco alle cliniche ma alle cooperative che hanno gestito servizi come mense, cucine e pulizie - ha detto ancora la Marcozzi - servizi che in 5 anni contiamo di reinternalizzare. E sottolineo che non siamo contro i privati, il cui ruolo è fondamentale per colmare le lacune, siamo per una sanità pubblica che funzioni affiancata da un privato efficiente e per una collaborazione leale fra pubblico e privato».
RESPONSABILITÀ
Quanto alle liste d'attesa, la responsabilità graverà direttamente sui direttori generali delle Asl: «Non è solo un tema di risorse umane come alcuni vogliono fare credere nascondendosi dietro le proprie responsabilità ha detto la Grillo -. Bisogna dare degli obiettivi chiari ai direttori generali e far sapere ai direttori generali, che sono lautamente pagati da noi cittadini, che se non raggiungono quegli obiettivi, se ne vanno a casa. È semplicissimo: vedrete come si riducono le liste d'attesa in cinque minuti». C'è poi il tema della chiusura dei piccoli ospedali: «Quello che noi abbiamo detto ha aggiunto la Grillo - è che bisogna garantire il servizio. Non è la struttura in sé, perché se tu hai una struttura aperta che non funziona, facciamo l'esempio dei punti nascita, che fa 50 parti l'anno, che non ha l'area intensiva neonatale, che non ha l'anestesista, hai la struttura ma non hai il servizio. Allora, il concetto è garantire il servizio. E lo garantisci facendo tutto quello che devi fare. Dov'è la rete di emergenza-urgenza? La stiamo aspettando dalla regione».
Inequivocabile il no della Grillo al project financing: «Perché farlo? Chi ci guadagna? Solo il privato. Per costruire nuovi ospedali ci sono anche i fondi dell'Inail oltre a quelli dell'articolo 20». Prima di lasciare Chieti una madre, il cui figlio ha avuto una crisi respiratoria dopo essere dopo il vaccino contro il morbillo, ha consegnato un esposto alla Grillo, mentre un cittadino ha lamentato tempi troppo lunghi per una risonanza. Per segnalare casi come quest'ultimo il Ministero ha istituito il numero telefonico 1500. La Grillo ha poi visitato, ricevuta dal prof.Leonardo Mastropasqua, il Centro di eccellenza nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmologia del policlinico.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it