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Data: 05/02/2019
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
A24-A25: Toninelli contro Sdp, «Basta balle, soldi messa in sicurezza ci sono». Il Ministro a Pescara: «Abruzzo abbandonato da D'Alfonso».

L’AQUILA - Ancora polemiche sul caro pedaggi e sulla messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, che collegano Lazio e Abruzzo.

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti del M5s, Danilo Toninelli, questa mattina alla trasmissione “Coffee break” su La7, ha accusato l’abruzzese Carlo Toto, patron di Strada dei Parchi, società che gestisce le due arterie, di “dire delle balle”, e ha sottolineato che “in Europa stiamo rinegoziando un contratto, scaduto da anni”.

Il Ministro ha poi aggiunto: “visto che i precedenti governi agivano con la proroga, con il sottoscritto non si può più, vediamo se la Commissione europea ci dice che l'11 per cento va bene o come dice la stessa commissione è il 7 per cento. Se non lo accetteranno prenderanno le debite conseguenze. Ci saranno tutti i soldi necessari per far tornare sicure”.

Nel pomeriggio è arrivata la replica di Sdp, che ha tenuto a precisare che "il Ministro ci confonde con altri. Sollecita interventi, ma ancora non rende disponibili risorse e blocca nuovo Pef".

Toninelli, tra l’altro, atteso oggi pomeriggio a Pescara, insieme al candidato presidente del Movimento cinque stelle, Sara Marcozzi, al Club House del Marina, per la presentazione del programma “Trasporti” dei pentastellati per la Regione.

Una visita che ha scatenato mal di pancia tra i sindaci laziali e abruzzesi, impegnati nella lotta al rincaro dei pedaggi dal primo gennaio del 2018, che in diverse occasioni non sono stati ricevuti proprio da Toninelli, che tra l’altro, insieme alla Marcozzi, ha disertato l’ultimo incontro a Carsoli (L’Aquila), che si è svolto il 31 gennaio scorso.

Ma nonostante l’indignazione, gli amministratori hanno deciso di non contestare il ministro “per rispetto dei cittadini”, come ha spiegato ad AbruzzoWeb il primo cittadino di Carsoli, Velia Nazzarro: “Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale e la visita del Ministro si inserisce in questo contesto; per questo, vista la delicatezza del momento, abbiamo scelto di non protestare, ma solo per rispetto di tutti gli elettori e anche per evitare, come già accaduto, che ci venga detto che la nostra è una strumentalizzazione politica”.

“Non lo è, la battaglia che stiamo portando avanti ha come unico scopo quello di tutelare pendolari, aree interne e tutti i cittadini che percorrono la A24 e la A25 - ha sottolineato il sindaco - Dall'11 febbraio torneremo a farci sentire in ogni modo possibile”, ha concluso.

Il tutto arriva in un clima di grande preoccupazione poiché è imminente la fine della sospensione degli aumenti dei pedaggi, di circa il 19 per cento, che sarebbero scattati il primo gennaio 2019, se non fossero stati bloccati, fino al 28 febbraio, dalla stessa concessionaria.

I vertici di Sdp nei mesi scorsi ha lanciato un appello al Governo nazionale, indicando la strada nell’approvazione del Piano economico finanziario (Pef) nel quale, tra le altre cose, è prevista la messa in sicurezza sismica strutturale delle arterie, come previsto nella legge di stabilità del 2012 nella quale dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 si sono considerate le due autostrade strategiche in caso di calamità naturali.

Il rinnovo del Piano economico finanziario (Pef) relativo alla concessione delle A24 e A25 prevede come azione principale la messa in sicurezza sismica complessiva con un mega progetto da realizzare in 8-10 anni per un investimento di 3 miliardi e 100 milioni di euro.

"La proroga della concessione per la A24 e la A25 sta per finire. Sono molto molto fiducioso che la commissione Europea finalmente dica questo piano economico finanziario è sostenibile e questo no", ha detto il ministro, parlando a Pescara, in una conferenza stampa per presentare il programma trasporti per l'Abruzzo.

"Questo piano economico - ha proseguito il ministro - è scaduto da anni. Se non si uniformeranno alle richieste legittime, prenderemo anche decisioni drastiche".

E sui pedaggi: "Siamo stati noi a congelarli". Toninelli ha anche sottolineato che le risorse aggiuntive di 192 milioni per la messa in sicurezza d'urgenza sulle due arterie autostradali che collegano Lazio e Abruzzo sono state erogate con il suo intervento.

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