L’AQUILA Resta tesissimo il clima tra Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade A24 e A25, e il ministro Danilo Toninelli. La società ha voluto replicare ad alcune dichiarazioni rese in una trasmissione tv: «Il gruppo “non dice balle”; il ministro ricorda di aver fatto inserire nel “Decreto Genova” i 190 milioni necessari per i lavori di messa in sicurezza urgente. Verissimo. Ma il decreto è stato pubblicato il 28 settembre, a novembre la conversione, dunque sono passati mesi ed oggi non solo quelle risorse non sono ancora disponibili, ma persino i relativi Decreti autorizzativi non sono stati emessi dal Ministero. Ciò nonostante i lavori, sono stati avviati con risorse proprie della Società Strada dei Parchi». Sul Piano economico finanziario, poi, SdP sottolinea «che è scaduto da cinque anni, non certo per volontà del concessionario, il quale, già dal gennaio 2016, ha dichiarato di essere pronto a lavorare sull’ipotesi di progetto voluta dal ministero. Ora, dalle scarse notizie che il Ministero guidato dal ministro Toninelli ha trasmesso a Strada dei Parchi, risulterebbe che tale ipotesi di nuovo Piano Economico finanziario sarebbe stata inoltrata alla Commissione Europea con la formula della “pre-notifica”. Il Ministro poi fa riferimento di aver trasmesso anche “differenti posizioni del concessionario”. Noi non sappiamo a quale nostra “differente posizione” il ministro si riferisca. Certamente Strada dei Parchi non ha mai chiesto l’11% di rendimento sul nuovo Pef. Probabilmente il Ministro Toninelli ci confonde con altri concessionari ». Anche Marco Marsilio, candidato governatore del centrodestra, ha attaccato Toninelli: «Il trasformismo e l’arroganza dei Cinque Stelle non conoscono confini. Bisognerebbe capire con che coraggio il ministro Danilo Toninelli e la candidata Sara Marcozzi si sono presentati a braccetto in questa regione dopo aver rifiutato più volte di ricevere, a Roma, i sindaci che chiedevano garanzie sulla messa in sicurezza delle nostre autostrade e chiarimenti sui rincari dei pedaggi. Il ministro Toninelli, poi, pare affetto da una singolare forma di amnesia. Continua a sollecitare interventi urgenti, continua ad accusare tutti di lassismo, ma dovrebbe guardare in primis dentro casa sua: dopo un assurdo balletto e tante polemiche, il governo ha reso disponibili le somme per i lavori, ma da allora, ovvero dal 28 settembre, sono passati mesi senza che sia avvenuto nulla».