PESCARA Con una cerimonia partecipata e sentita, gli amici, i compagni e i familiari hanno dato ieri pomeriggio l'ultimo saluto a Rosa Paolini, militante della Cgil venuta a mancare martedì, e che in questi anni si era impegnata soprattutto per i diritti e la tutela dei lavoratori precari. La Paolini, che dal 2011 era impiegata nel personale di segreteria dell'Ente bilaterale regionale per l'artigianato d'Abruzzo (Ebrart), è morta nella clinica Pierangeli: qui nella mattinata di ieri è stata allestita la camera ardente, dove è stata ricordata dalle persone care e da quanti avevano condiviso con lei le battaglie contro il precariato nel lavoro. Era stata lei stessa a disporre che venisse svolta una cerimonia laica. La sindacalista, che avrebbe compiuto 55 anni a luglio, aveva di recente affrontato un trapianto di midollo per curare la leucemia. Laureata in Giurisprudenza a Teramo nel 2000, e diplomata nel 1983 al Manthoné, la Paolini era conosciuta per il suo impegno sindacale, e in particolare per l'attività nel Nidil, sigla che sta per "Nuove identità di lavoro", e rappresenta la struttura sindacale della Cgil che dal 1998 si occupa dei lavoratori cosiddetti in somministrazione, ex interinali e lavoratori atipici. Si era avvicinata al sindacato da precaria quando lavorava in Provincia e aveva contribuito a organizzare la sezione pescarese del Nidil e le lotte per la regolarizzazione dei precari nell'ente e non solo. Proprio del Nidil è diventata nel 2006 responsabile provinciale, e con la struttura della Cgil ha portato avanti sul territorio le battaglie per diritti e tutele dei lavoratori che, tramite le agenzie per il lavoro, vengono impiegati in aziende terze. In questi anni Rosa Paolini si era impegnata per la stabilizzazione dei lavoratori a tempo, e contro l'uso improprio dei contratti di lavoro parasubordinato quali cocopro, collaborazioni occasionali, partite Iva individuali e simili. Nelle elezioni regionali del dicembre 2008 si era candidata nella lista provinciale dei Comunisti italiani, inclusa nella coalizione di centrosinistra che sosteneva l'aspirante presidente Carlo Costantini, nell'occasione sconfitto da Gianni Chiodi. Nel 2001, alle celebrazioni del 1° maggio pescarese, in piazza Salotto fu tra le persone che ricevettero il "Premio al lavoratore ideale", manifestazione del mensile Cronache abruzzesi e promossa dalla Provincia per i lavoratori segnalati dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.