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Pescara, 23/11/2024
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11/02/2019
Il Messaggero
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Marsilio senza rivali, alle spalle c’è Legnini. Il candidato del centrodestra al 49 per cento, il M5S crolla al 21,2 per cento. L’ex vicepresidente del Csm a quota 28,7 per cento. L’affluenza in lieve calo. Per la Lega si profila un risultato superlativo. Forza Italia in calo |
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L'AQUILA Primi dati che vanno dal successo addirittura al trionfo. Già, perché ci sono anche proiezioni che danno Marco Marsilio, centrodestra, vicino al 48%. Magari l'alba porterà dati meno roboanti, ma una cosa è certa: il vantaggio del senatore di Fratelli d'Italia è nettissimo. Un solco incolmabile. Sarà lui il governatore dell'Abruzzo, il terzo della storia non nativo di questa terra. Colpiscono altri due elementi: la rimonta evidente di Giovanni Legnini, che potrebbe arrivare secondo, attorno al 30 per cento, e l'incubo terzo posto per i Cinque Stelle, con un calo netto (tra otto e dieci punti) rispetto all'exploit delle Politiche del 4 marzo scorso. Una vittoria, quella di Marsilio, trainata dalla forza dirompente della Lega, che le proiezioni danno addirittura tra il 27 e il 28%, con una crescita di 12-13 punti rispetto alle Politiche. E' la vittoria di Salvini, indubbiamente: basti pensare che una Forza Italia tra il 10 e l'11% è in calo sia rispetto al 4 marzo, ma anche se si guarda alle regionali del 25 maggio 2014, quando gli azzurri totalizzarono, nonostante la sconfitta di Gianni Chiodi, il 16,7%. Le liste del centrodestra, complessivamente, avrebbero addirittura conquistato più della maggioranza assoluta e più dello stesso Marsilio. Fratelli d'Italia, la lista del presidente, si assesterebbe su una percentuale più che dignitosa, crescendo di qualche punto rispetto alle Politiche e molto nettamente rispetto alle regionali ultime. Rimanendo alle proiezioni, nel centrosinistra si assisterebbe a una vera e propria rivoluzione, con un Pd addirittura attorno al 10% e la lista Legnini presidente, civica, ma con tanti dem dentro, a giocarsi il primo posto nella coalizione. In ogni caso, come hanno sottolineato a caldo sia il sindaco di Francavilla Antonio Luciani che la deputata Stefania Pezzopane, un risultato di cui tenere conto: «Significherebbe che Legnini ha compiuto un percorso molto lungo e, partendo da previsioni iniziali del 15-16%, avrebbe comunque raddoppiato i consensi. Una proposta politica che il centrosinistra dovrebbe immediatamente replicare a livello nazionale». Evidente il calo Cinque Stelle, certamente penalizzato dalla logica che premia le coalizioni, ma molto al di sotto delle attese, se si pensa al roboante 40% delle Politiche. Addirittura Francesco Giro, senatore di Forza Italia, ha parlato di «catastrofe Cinque Stelle». Anche per questo il voto rischia di avere un'eco fragorosa a livello nazionale. Salvini si è giocato la partita fino in fondo, con apparizioni praticamente quotidiane, e porta a casa un risultato clamoroso che apre le porte all'avanzata verso il Sud finora a trazione grillina e lancia un messaggio chiarissimo al governo. Anche perché anche Di Maio & C. hanno fatto dell'Abruzzo, in queste settimane, un palcoscenico in vista delle Europee, con uno vasto spiegamento di ministri ed esponenti di primo piano. Tra Salvini e Di Maio, insomma, vince il leader lumbard. E questo rischia di avere ripercussioni immediate. Nonostante l'evidenza dei primi numeri, il centrodestra ha preferito non abbandonarsi a facili trionfalismi. Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, tra i primissimi sponsor di Marsilio, si è limitato a esprimere una contenuta soddisfazione: «Siamo difronte ad un risultato importante per il centrodestra che premia l'offerta politica della coalizione su cui Fratelli d'Italia ha creduto fin dall'inizio e che investe Marsilio di un ruolo di grande rilievo. Sono certo che Marsilio sarà in grado di gestire e assolvere al meglio il compito perché persone preparata, capace ed esperta, con una grande capacità di ascolto delle esigenze dei territori, soprattutto gli amministratori locali, che è un po' quello che è mancato negli anni di governo regionale di centrosinistra. A Marsilio chiederemo di assumere l'impegno che, una volta definito l'assetto di Giunta, è quello di lavorare al riequilibrio della Aree interne, in particolare nei settori della Sanità, Mobilità e Infrastrutture». Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha parlato di «un risultato molto importante per Fratelli d'Italia, abbiamo fatto un lavoro straordinario, è una giornata storica». Riproponendo la questione del «modello nazionale» a cui il centrodestra dovrebbe far riferimento dopo questo risultato. Il leader di Idea, il senatore Gaetano Quagliariello, ha commentato a caldo: «La prudenza e d'obbligo, ma il podio è definito, i dati la medaglia d'oro ce l'ha Marsilio, la medaglia d'argento ce l'ha Legnini, quella di bronzo Marcozzi». Il primo commento della Lega è stato quello del coordinatore Giuseppe Bellachiomna: «Se i risultati saranno confermati la Lega si attesterà al 28%. Siamo felici, ma anche frastornati. L'Abruzzo vuole cambiare veramente. La Lega ha trascinato l'intera coalizione». Giovanni Lolli, Pd, ha praticamente ammesso la sconfitta: « Mi pare che l'andamento sia sintomatico secondo la proiezione, ovviamente bisogna mantenere la prudenza, però il dato dimostra che c'è una vittoria del centrodestra e un profondissimo arretramento del Movimento cinque stelle». Il post di Salvini: «Grazie Abruzzo, più forti delle polemiche, da domani al lavoro». L'affluenza è stata bassa: 52,5 per cento, secondo il dato definitivo diffuso da Eligendo. Nel 2014 il dato era stato di 59,7 per cento.
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