Ma come influirà il voto alle regionali sull’amministrazione comunale di Avezzano? In Comune i commenti si sovrappongono e col senno di poi si guarda indietro. E i commenti? La maggior parte sono rivolti alla posizione assunta dalla Presidente del Consiglio comunale Iride Cosimati la quale si è schierata con l’eletto Liris, vicesindaco dell’Aquila. E la convinzione comune che gira per Avezzano è che si debba evitare di votareun aquilano. Alcuni ne chiedevano la testa politica ieri in Comune: non avranno successo. La Cosimati ora è saldamente schierata col più forte e accanto a Marco Marsilio col quale è anche schierato il sindaco Gabriele De Angelis. Per la proprietà transitiva sono dunque insieme. Guai a chi tocca la Cosimati dunque. E il vicesindaco Lino Cipolloni? Nonostante le sue dichiarazioni di abbandono della competizione, Cipolloni ha preso un sacco di voti ma non nella Marsica. Ma come si spiega questo fatto? Qualcuno esibisce vecchi fac-simile fatti girare nei quali (scrupolosamente fotografati) si abbinavano i nomi di Marianna Scoccia e dello stesso Cipolloni. Chissà come mai. Abbiamo parlato di vicesindaco e presidente del Consiglio. E il sindaco? La dichiarazione di ieri di De Angelis parla chiaro. Emilio Iampieri non è stato eletto ma solo ricoperto da una barca di voti. Si potrebbe opporre che ove la Cosimati si fosse schierata con lui e avesse ottemperato alle indicazioni del primo cittadino, Iampieri sarebbe stato eletto. La risposta a quelli che si fanno i conti con la calcolatrice. Quelli che guardano in generale alla politica sostengono che intanto Avezzano non ha neanche un rappresentante in maggioranza e Giorgio Fedele, candidato eletto del Movimento cinque stelle si presume che nel futuro immediato e non, si guarderà bene dal votare provvedimenti di maggioranza. Intanto ieri sera il segretario politico del Pd Giovanni Ceglie ha incontrato Giuseppe Di Pangrazio nei pressi di un bar di via Corradini per farsi una chiacchierata. Ceglie ha intenzione di presentare le sue dimissioni nelle mani di Di Pangrazio. Vedremo che accadrà dopo. Fatto sta che se Ceglie lascerà la sua carica, i giornali perderanno l’occasione di pubblicare le note di uno che almeno conosce la grammatica e la sintassi e sa argomentare. E negli ultimi tempi, questa ultima circostanza non deve essere considerata di poco conto.