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Data: 13/02/2019
Testata giornalistica: Il Centro
«No alla candidatura di Alessandrini». Il presidente del consiglio Pagnanelli, contrario al secondo mandato, avvisa il Pd: discontinuità con il passato o sarà sfacelo. M5S, Erika è pronta a correre ma la scelta spetta agli iscritti

PESCARA Dal centrosinistra arriva uno stop autorevole all'ipotesi di una ricandidatura a sindaco di Marco Alessandrini. Si tratta del presidente del consiglio comunale Francesco Pagnanelli, anche lui del Pd come il sindaco, che, pur usando una certa diplomazia, ha espresso la sua forte contrarietà a un secondo mandato del primo cittadino.Pagnanelli ha scelto il suo profilo Facebook per uscire allo scoperto. «Giovanni Legnini», ha scritto il presidente del consiglio comunale, «ha avuto la capacità e l'autorevolezza di far convergere in una grande coalizione tutte le esperienze civiche moderate vicine al centrosinistra, riportando un dignitoso risultato alle elezioni regionali, date le premesse e ponendo le basi per ricostruire tutti insieme da oggi un'alternativa agli estremismi e ai populismi in Abruzzo». «Il tutto», ha poi sottolineato, «nel segno della discontinuità con il passato. Questo modello deve essere lo stesso da seguire nella scelta del prossimo candidato sindaco di Pescara». «Qualsiasi altra scelta», ha avvertito, «porterebbe allo sfacelo totale».Parole dure indirizzate al Pd, che dovrà scegliere al più presto, insieme alla coalizione di centrosinistra, un candidato. Ma anche ad Alessandrini, che proprio lunedì scorso ha lanciato un aut-aut al suo partito. «Sono pronto a fare un passo indietro solo se si trova una persona come Legnini per la corsa a sindaco», ha affermato, «altrimenti il candidato naturale sarò io». E in effetti al sindaco uscente, spetterebbe di diritto l'opzione per un secondo mandato.Ma quello di Pagnanelli non è il primo no che arriva dal partito. Un altro altolà ad Alessandrini è giunto, poco prima delle elezioni regionali, dal segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio, il quale ha insistito per fare le primarie di coalizione per la scelta del candidato. Primarie che non sarebbero necessarie se tutti fossero d'accordo su un secondo mandato del sindaco uscente. Invece, più passano i giorni e più sembrano aumentare i contrari ad una ricandidatura di Alessandrini. Altri no sono arrivati da esponenti dem che preferiscono rimanere anonimi, ma anche politici che non sono del Pd e che fanno parte del centrosinistra. Questi ritengono che vada cercata una candidatura forte, in grado di mettere d'accordo tutta la coalizione e, addirittura, di ampliarla. Di Pietrantonio è convinto che questa scelta possa far aumentare le speranze del centrosinistra di giocarsi la partita delle prossime amministrative di maggio al ballottaggio con il centrodestra. Per questo parla di un grande lavoro da fare compiendo scelte vincenti. Il segretario, per questo, snocciola i risultati delle regionali che hanno visto il centrosinistra recuperare consensi, raggiungendo il 33,4 per cento in Abruzzo e il 16,25 per cento, come lista del Pd, nella città di Pescara.

M5S, Erika è pronta a correre ma la scelta spetta agli iscritti

PESCARASaranno i cittadini a decidere chi sarà il prossimo candidato sindaco dei 5 stelle. Il Movimento però, a differenza di cinque anni fa quando la candidatura di Enrica Sabatini fu scelta dagli esponenti M5S, utilizzerà il sistema informatico già adottato per altre tornate elettorali recenti. In pratica, sulla piattaforma Rousseau dei 5 stelle c'è un link per accedere ad «Open Comune», una pagina dedicata alle candidature. Ogni cittadino iscritto alla piattaforma può formare una lista chiedendo l'adesione di un certo numero di persone intenzionate a candidarsi e a sostenere la corsa a sindaco del proponente. Tutti i candidati, comunque, dovranno presentare un certificato per dimostrare che non abbiano carichi pendenti con la giustizia. Se ci saranno più liste presentate, si procederà ad sorta di selezione consentendo agli iscritti di votare per decidere quale lista sarà la migliore. Secondo indiscrezioni la consigliera comunale Erika Alessandrini, considerata da alcuni in pole position per la corsa a sindaco dopo la decisione di Enrica Sabatini di lasciare il Comune a fine consiliatura per dedicarsi a tempo pieno al progetto Rousseau, starebbe già formando una propria lista.

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