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Data: 13/02/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Operai sul bus al freddo. Parte l'esposto in procura. Atessa, la protesta del sindacato Fiom: troppi disagi sulla tratta per la Sevel. Riscaldamento rotto su un pullman della Tua, esplode la rabbia dei lavoratori

ATESSA È pronta a presentare un esposto in procura la Fiom sulla questione dei pendolari Sevel costretti a raggiungere il posto di lavoro in fabbrica su autobus fatiscenti, privi di manutenzione e con evidenti problemi sia alla struttura che meccanici. È di ieri l'ultimo episodio di disagio su un bus della flotta Tua, la società di trasporto regionale. Sulla linea Torricella Peligna-Val di Sangro, in presenza di neve fino in prossimità di Gessopalena e con temperature interne ed esterne prossime allo zero, il riscaldamento del bus non era funzionante. I pendolari hanno dovuto viaggiare con giubbotti, sciarpe, guanti e cappelli addosso e arrivare più che infreddoliti sul posto di lavoro. «È uno scandalo», interviene la rsa Antonio Teti della Fiom, «da mesi denunciamo una situazione oltraggiosa sia per i cittadini che per i lavoratori pendolari e non veniamo ascoltati. Siamo pronti a denunciare la questione alla magistratura». Da tempo i pendolari Sevel lamentano trasporti inefficienti e mezzi al limite della decenza. Soprattutto per quanto riguarda le aree interne i mezzi a disposizione sono molto obsoleti. In più occasioni è accaduto che non si partisse per guasti al motore, che si rimanesse fermi in mezzo alla strada, che mancasse il gasolio o che saltassero delle corse. E quando gli autobus effettuano il servizio si tratta spesso di mezzi molto vecchi, con le porte automatiche che si aprono nel bel mezzo della corsa, abitacoli dove entra la pioggia, riscaldamento non funzionante, motori al collasso. Si registrano carenze anche dal punto di vista del personale. «Nei giorni scorsi sono state accorpate le due linee di Torricella e Montenero per mancanza di personale. Anche il rumore su alcuni autobus è assordante, cosa che rende il tragitto verso la Sevel infernale. Ancora», come racconta Teti «qualche giorno fa si sono registrati problemi al riscaldamento il cui impianto faceva rientrare la puzza di gasolio internamente. Abbiamo dovuto chiedere di spegnerlo per evitare di venire intossicati. La misura è ormai colma», prosegue l'esponente della Fiom, «a fine novembre, in un incontro con il responsabile della Tua, ci era stato detto che era in arrivo una flotta di 57 nuovi autobus, di cui alcuni sarebbero stati utilizzati per sostituire i vecchi mezzi che effettuano il servizio nelle aree interne. Ad oggi non abbiamo assistito ad alcun miglioramento, nè abbiamo visto nuovi mezzi e i disagi continuano a verificarsi senza sosta, il tutto a danno dei lavoratori che devono subire, oltre che dei viaggi insostenibili, anche i richiami per i ritardi sul lavoro».

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