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Pescara, 23/11/2024
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Data: 19/02/2019
Testata giornalistica: Il Centro
I 5 Stelle ripartono da una mega assemblea. Si chiama Restart: venerdì a Città Sant'Angelo l'incontro con la base abruzzese. Ma non è un processo

CITTÀ SANT'ANGELOIl risultato dei 5 Stelle e di Sara Marcozzi alle regionali non va processato ma neppure ignorato. Cinque attivisti-candidati, cinque come le stelle del movimento, scendono in campo per dare un segnale di rinnovamento che partirà venerdì sera da Città Sant'Angelo dove è in programma un'assemblea aperte ai portavoce e agli attivisti abruzzesi.
CHI LO PROPONE. L'adesione si sta velocemente estendendo a macchia d'olio in tutta la regione. L'iniziativa, che però non piace ai più critici, si chiama "Progetto Restart" e si pone l'obiettivo di ripartire dalla base del movimento per creare un metodo nuovo di partecipazione. I proponenti sono personaggi del M5S pescarese: Stefano Murgo, l'ingegner Gianni Smarrelli, Gianluca Travaglini, Francesco D'Addario e Gianfranco Ricciotti. Si presentano alla base così: «Il Movimento Cinque Stelle Pescara da tempo rappresenta la necessità di riportare al centro della scena gli attivisti, vera identità del Movimento e protagonisti assoluti del miracolo vissuto in questi anni. Era stato in tal senso promesso un impegno concreto», affermano, «che oggi prende vita con Restart, il grande confronto aperto tra tutti gli attivisti d'Abruzzo che si terrà venerdì 22 febbraio alle 21, nell'Hotel Miramare di Marina di Città Sant'Angelo».Restart è un progetto - si legge nella nota diffusa ieri - che si pone l'obiettivo di «individuare azioni concrete che consentano ai gruppi locali di crescere pienamente integrati nell'ecosistema 5 stelle (altri gruppi, attivisti, portavoce) e di essere supportati», continua la nota, «nello sviluppo delle attività, anche attraverso la diretta applicazione di un metodo partecipativo condiviso. Un progetto che si rivolge a tutti gli attivisti d'Abruzzo, con il fine di far nascere, crescere e consolidare i gruppi locali».NIENTE IMPUTATI. Una precisazione sgombera il campo da eventuali processi: «Restart non sarà sede di analisi di voto in senso stretto e negativo. Sarà invece occasione per cementare i gruppi locali abruzzesi e potenziare la loro efficacia sul territorio, nel rispetto e a supporto dei portavoce comunali, regionali e nazionali di cui si auspica pertanto la più ampia partecipazione».Sembra quindi un progetto nazionale calato nel locale. La scaletta dell'evento (che sarà il primo di una serie di appuntamenti) sarà diviso in due parti. Nella prima gli attivisti del gruppo locale di Pescara, promotori dell'iniziativa, proporranno linee guida di partenza, sulla base della loro esperienza locale. Nella seconda parte sarà coinvolta l'intera platea, «per dare attuazione concreta e partecipata alla visione proposta ed arrivare a definire un nuovo modo di agire condiviso tra i gruppi abruzzesi».
SCALETTA DELL'EVENTO. Ecco i temi e i nomi di chi li esporrà .Perché Restart: ragioni e obiettivi del progetto (Francesco D'Addario). L'importanza del processo partecipativo (Stefano Murgo).Il metodo come soluzione alla gestione della partecipazione (Stefano Murgo e Francesco D'Addario). Il case history Dinamicittà: dall'idea di un attivista a un'istanza in Parlamento (Gianluca Travaglini). E infinele azioni da intraprendere per la crescita e il potenziamento di un gruppo locale (Gianni Smarrelli)
LAVORO DI GRUPPO. Raccolta delle istanze degli attivisti finalizzate all'attuazione del modello partecipativo, da sottoporre ai portavoce regionali e nazionali nei successivi appuntamenti Restart, da svolgere in diversi luoghi d'Abruzzo. Infine la raccomandazione: «Per una maggiore concretezza, tutti gli interventi dovranno ricadere in uno dei seguenti ambiti: esperienze dai gruppi locali, utili a integrare e migliorare il modello comune; criticità riscontrate nell'applicazione dei processi partecipativi e nella gestione delle attività sui territori; proposte di azioni collaborative tra i gruppi locali e di richieste da inoltrare ai portavoce».

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