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Pescara, 23/11/2024
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Data: 19/02/2019
Testata giornalistica: Il Centro
E Legnini in tv scrive il necrologio del M5S. L'ex candidato presidente: «La loro crisi è in atto e sarà rapida. Dalla Lega risposte inefficaci»

PESCARA«La crisi dei 5 Stelle, secondo me ormai in atto, sarà rapida, mentre le risposte della Lega e del centrodestra si riveleranno ben presto inefficaci». Così dice Giovanni Legnini nella sua prima dichiarazione pubblica dopo il voto del 10 febbraio. Il candidato del centrosinistra aperto alle civiche ha scelto il palcoscenico nazionale di Rainews 24 che lo ha ospitato nella trasmissione di approfondimento politico "Studio 24", andata in onda alle 10 di ieri.Al voto dei 5 Stelle su Salvini attraverso la piattaforma Rousseau, Legnini ha riservato una riflessione sferzante: «Trovo questa vicenda molto singolare, non solo per il merito visto che i 5 Stelle avevano avuto sempre una posizione netta sulla necessità di processare parlamentari e ministri ma anche per il fatto che si ricorra a un'espressione di volontà popolare per un voto per il quale l'assenza del vincolo di mandato è rafforzato. Per poter esprimere un voto in giunta», ha continuato, «di cui io sono stato componente per otto anni, bisogna conoscere i dossier, valutare il merito e votare secondo coscienza. In alcun modo si può delegare l'espressione di una volontà para giurisdizionale a un orientamento popolare, quale che esso sia, pasticcio del quesito a parte, fatto per orientare l'espressione della volontà degli iscritti. Sono veramente colpito», ha sottolineato, «tra la distanza che vi è tra i principi della nostra Costituzione e l'essenza del mandato parlamentare e la devoluzione a un'espressione generica di volontà».La sintesi del voto in Abruzzo, per Legnini, si sintetizza così: «Non ci sono modelli esportabili. Noi abbiamo fatto l'operazione di riaprire i canali della partecipazione ai giovani, alle donne, alle varie espressioni della società civile, e fatto sì che il Pd fosse paritariamente alleato con una coalizione nuova, un'alleanza», l'ha definita, «di progressisti, espressione del civismo, del volontariato, del protagonismo sociale e del mondo cattolico, per fare una battaglia contro i populisti e i sovranisti. Una battaglia sui contenuti. Abbiamo anche registrato una partecipazione straordinaria».E sulla situazione nazionale e le prospettive, a caldo, e alla giornalista Claudia Fusani che lo ha definito un risorsa, precisamente un "Prodi D'Abruzzo", Legnini ha risposto con un grazie (ma facendo gli scongiuri). E poi: «L'evidenza ci dice che taluni elettori hanno preso un'altra direzione alle ultime elezioni politiche, quindi abbiamo urgente bisogno di un nuovo riformismo. Un riformismo forte. Nel definire sia il perimetro della nuova coalizione sia un nuovo progetto di governo», ha auspicato, «non dobbiamo avere lo sguardo rivolto all'indietro ma pensare alle emergenze e alla rilevanza dei problemi che abbiamo di fronte che si stanno aggravando. A conclusione dell'azione di questo governo avremo una situazione molto simile a quella del 2011», ha sostenuto Legnini, «con una finanza pubblica nuovamente da risistemare e con risposte alle dinamiche della nostra economia e alla collocazione della posizione internazionale del nostro Paese che saranno tutte da ricostruire. Mi auguro che ciò non accada ma è urgente individuare un progetto di economia sociale che non si basi sull'assistenzialismo in deficit».

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