ROMA Gli extra ricavi dovuti a maggior traffico delle società autostradali si tradurranno in riduzioni delle tariffe che registreranno annualmente, con un meccanismo di premi e penalità, anche la qualità del servizio. Arriva una rivoluzione per il sistema tariffario delle autostrade che, con l'entrata in vigore delle norme previste dal decreto Genova, avrà un impatto anche sulle concessioni ancora in essere. Non per tutte però. Ad essere interessate saranno prevalentemente quelle che hanno i piani quinquennali, mentre chi ha già il meccanismo del price cap, come Autostrade per l'Italia, non sarà toccato. E' stata l'Autorità di regolazione dei trasporti che ha predisposto una bozza della nuova normativa, ad accendere la miccia, pubblicandola sul sito ed avviando un confronto tra i soggetti interessati che si chiuderà il 29 marzo. Poi scatterà la riforma. L'impatto non sarà da poco. Sono previsti nuovi criteri che misureranno investimenti e i miglioramenti dell'efficienza.
L'effetto concreto sarà quello di moderare le tariffe, senza attendere l'adeguamento in base a nuove concessioni. Rimane il meccanismo del price cap, quello di Autostrade per l'Italia, ma viene adeguato con un indicatore di produttività che servirà a valutare con cadenza quinquennale i diversi aspetti. Alcuni adeguamenti saranno annuali.
LE LINEE GUIDA
«Un efficace meccanismo di salvaguardia - è scritto nella bozza di delibera - coerente con l'impostazione del modello incentrato sul metodo del price-cap» è finalizzato «a trasferire direttamente, in termini di riduzione tariffaria, eventuali extra ricavi correlati al fatto che i volumi di traffico a consuntivo si rivelino eccessivamente superiori alle previsioni di traffico (potenzialmente sottostimate)». Un'altra importante novità riguarda l'introduzione di un «articolato meccanismo di penalità/premi per la qualità dei servizi offerti, volto a fornire al concedente, almeno nell'ambito di predefinite aree tematiche, la possibilità di individuare gli indicatori e i relativi obiettivi di qualità, monitorare il conseguimento degli obiettivi posti, valutare la performance del concessionari autostradale e conseguentemente applicare immediatamente i meccanismi di penalità/premi con effetto diretto sulle tariffe all'utente». Ma nel complesso si punta ad assicurare l'equilibrio economico finanziario per le componenti tariffarie relative agli oneri di concessione e relative agli investimenti, qualora effettivamente realizzati nei tempi previsti, anche tramite il riconoscimento dei costi di remunerazione sul capitale investito. Ma il nuovo meccanismo punta così ad incentivare il concessionario ad adeguare ed ottimizzare la propria struttura dei costi operativi agendo sulle leve gestionali aziendali. Saranno poi valutati i soli costi operativi e di capitale strettamente correlati all'attività autostradale, secondo precisi criteri di pertinenza. Insomma, sarà difficile confondere le varie componenti dei costi.