L'AQUILA Un'asse Lega-Forza Italia per mettere fuorigioco Fdi e Gianluca Zelli dalla giunta regionale. Se fosse vera questa indiscrezione che circola negli ambienti politici alla vigilia della riunione chiave di domani sera, la mappa del nuovo governo di Marco Marsilio confermerà questi numeri: quattro assessori al Carroccio e due agli azzurri. Ma a pesare sugli equilibri o squilibri politici sarà soprattutto il verdetto della Corte d'Appello dell'Aquila che potrebbe proclamare gli eletti venerdì, al massimo lunedì. Cosa può accadere? L'eventuale rientro in campo di Emilio Iampieri, candidato consigliere di Forza Italia, e la sua nomina ad assessore al posto di Mauro Febbo, aprirebbe le porte del consiglio a Lucia Ottavi. Ma questo comporta anche l'uscita di scena di Roberto Santangelo, consigliere eletto all'Aquila per Azione Politica, in favore del sindaco di Perano (Ch) Gianni Belisario, di Ap ma ben visto da Forza Italia. Il quadro si completa con l'ingresso di Gabriele Astolfi, ex sindaco di Atri come supplente di Umberto D'Annuntis, in aria di assessorato. La sintesi quindi è che dall'asse tra Giuseppe Bellachioma e Nazario Pagano (nessuno dei quali lo confermerà ufficialmente), Forza Italia avrebbe un vantaggio in termini di potere in emiciclo, in pratica sei posizioni, mentre la Lega ridurrebbe le ambizioni di Fratelli d'Italia e di Pierluigi Biondi che, dopo Salvini e il neo presidente Marsilio, è uno dei grandi vincitori delle regionali del 10 febbraio.Ma c'è anche un secondo quadro disegnato da chi punta invece a un governo più competitivo contro l'opposizione. È un'ipotesi che prevede però un passo indietro della Lega che rinuncerebbe alla Presidenza del consiglio regionale tenendosi i quattro assessorati già chiesti da Bellachioma a Marsilio. In questo modo Forza Italia avrebbe un assessorato e la presidenza lasciando a Fratelli d'Italia la sesta poltrona in giunta e Ap accontentata con lo "sgabello" del sottosegretario di giunta. Ipotesi di cui è al corrente il coordinatore regionale Pagano che non sottovaluta l'impegno che attende la maggioranza. Parliamo infatti della capacità del centrodestra di reggere alla potenza d'urto delle opposizioni. Ed ecco che torna in auge la coppia Lorenzo Sospiri-Febbo che vanta esperienza regionale sufficiente per fronteggiare, specie in commissione, personaggi come Legnini, Paolucci e Pepe, e gli agguerriti 5 stelle con Marcozzi, Pettinari e Smargiassi portatori di esperienza fatta nella legislatura che ci lasciamo alle spalle.